La nota stampa del presidente della Provincia Magliocca che avverte a cosa vanno incontro i candidati alla Provincia.
Il decalogo del consigliere provinciale, figlio di un dio minore
Il 3 ottobre i consiglieri comunali e i sindaci casertani in carica sceglieranno i 16 nuovi consiglieri provinciali. Sono oramai cinque anni, dall’approvazione della legge Delrio, che i cittadini non possono più votare direttamente i loro rappresentanti e che continua l’inganno che vuole la Provincia, che conserva funzioni amministrative delicate e importantissime per i cittadini, dalla manutenzione stradale a quella dell’edilizia scolastica superiore, un serbatoio di malaffare e di spreco del denaro pubblico.
Però, nessuno ricorda che attualmente, un presidente e un consigliere provinciale, essendo stata eliminata la figura istituzionale dell’assessore, non percepiscono alcuna indennità, svolgono il proprio ruolo solo per spirito di servizio, non hanno alcun benefit, nessuna auto blu o autista, non hanno la possibilità di avvalersi di figure professionali di staff o di supporto. Nulla. Lavorano e lavoriamo nel deserto, rimettendoci tempo e soldi.
Alle province, veri enti di prossimità, sono state tolte le risorse finanziarie ma si continua a chiedere di manutenere le strade, i ponti e i viadotti, le scuole superiori, i fiumi e i boschi, tutto da sistemare e tenere in ordine e in sicurezza.
Allora, giusto per non spaventare nessuno e per iniziare una contro-narrazione che restituisca agli amministratori provinciali dignità e giustizia ho pensato di scrivere un decalogo per i sedici nuovi eletti affinché siano coscienti e pronti di cosa li attende sin dal primo giorno del loro insediamento.
Il consigliere provinciale non percepisce rimborsi o indennità o gettoni di presenza;
Il consigliere provinciale viene “a lavoro” con mezzi e risorse proprie;
Il consigliere provinciale non ha e non può nominare uno staff o portaborse;
Il consigliere provinciale deve portarsi le risme di carta da casa;
Il consigliere provinciale dura in carica solo 2 anni;
Il consigliere provinciale non può in nessun caso sfiduciare il presidente e pertanto aumentare il suo peso contrattuale;
Il consigliere provinciale non ha una scheda telefonica di servizio;
Il consigliere provinciale non ha orari di lavoro: è sempre in servizio;
Il consigliere provinciale decade se non è più un sindaco o consigliere comunale;
Il consigliere provinciale rimane un figlio di un dio minore.