San Felice a Cancello. Come avevamo anticipato ieri si rischia davvero il tracollo sulla raccolta rifiuti a San Felice a Cancello. Ecco la nota del sindacato FIADEL:
Lavoratori ancora senza stipendio, si rischia la sospensione del servizio!
La FIADEL, da tempo vicina alle problematiche che affliggono i lavoratori del cantiere r.s.u.
di San Felice a Cancello, è costretta oggi a denunziare palesi anomalie e discutibili scelte gestionali che di fatto non sono più né tollerabile né giustificabili.
Di fatto siamo costretti a costatare, con grande rammarico, che nulla di quanto propagandato dal Comune e dalla Società in merito al pagamento delle retribuzioni, è andato in porto, con i lavoratori ancora in attesa della regolarizzazione delle loro spettanze mensili.
Ci saremmo aspettati, trattandosi di figure professionalmente elevate, che le rassicurazioni espresse dalla Società, soprattutto quelle inerenti allo stato di grave disagio dei lavoratori, trovassero concretezza nei fatti e smentissero le nostre perplessità, procedendo, quindi, nel mese di agosto al pagamento regolare degli stipendi dovuti al personale.
Sciaguratamente oltre al “danno” della mancata realizzazione di quanto sopra, la beffa del proliferare di nuovi incarichi, conferiti la sera per la mattina, il tutto contornato da scelte gestionali ed amministrative discutibili e discriminatorie nei confronti di qualche lavoratore in possesso di competenze e requisiti previsti.
La nostra O.S. per quanto sopra ha cercato più volte, anche attraverso il proprio rappresentante dei lavoratori, di interagire con la Società e con il Comune al fine di verificare ed analizzare le problematiche dei lavoratori connesse alle difficoltà economiche, all’aumento dei carichi di lavoro e alle condizioni relative alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, per tentare di far comprendere, a tutti gli attori in campo, la necessità di trovare politiche sociali ed aziendali di rottura col passato e non, invece come sta avvenendo, di fortificazione di vecchi ed improponibili schemi gestionali. Da qui la reazione ai limiti del mobbing nei confronti del nostro rappresentante sindacale, costretto a retrocedere di ben 4 livelli di inquadramento, con conseguente elevato danno economico e ad interagire in maniera caotica con improvvisati responsabili dei servizi e dei lavoratori, che con stravaganti ed illegittimi ordini di servizio gli impongono lo svolgimento di servizi non corrispondenti alla qualifica professionale dello stesso. A tutto questo si sommano lettere di contestazione al limite del minatorio, ove si formulano accuse al dipendente prive di ogni legittimo fondamento.
La verità è un bene irrinunziabile è per questi motivi che la FIADEL ha deciso di avviare una dura protesta contro le precarie condizioni economiche sopportate da troppo tempo
dai lavoratori e per difendere i diritti di tutti i lavoratori, senza trascurare nessuno, nemmeno il Nostro Rappresentate Sindacale