San Felice a Cancello. Don Biruk Demissie durante la messa di ieri ha annunciato ufficialmente che lascerà la parrocchia di Santo Stefano Martire di Cave di San Felice a Cancello. Una decisione che era nell’aria già da tempo.
Il parroco originario dell’Africa del Nord ha aggiunto anche che il 21 ottobre arriverà un nuovo sacerdote.
Grande naturalmente l’amarezza di quei fedeli, non moltissimi, che con lui avevano instaurato un ottimo rapporto, una cerchia di fedelissimi che l’ha difeso a spada tratta anche a fronte di ‘cappellate’ a dir poco clamorose, una su tutte quella che combinò in occasione dei funerali del leggendario parroco don Pierino Cioffi.
Questo non significa che don Biruk sia un sacerdote scarso, il suo problema è che non si è integrato con una comunità piuttosto complicata da gestire ma soprattutto ha voluto imporre delle sue convinzioni e dei suoi modi di mandare avanti la chiesa che male si accoppiano con il tessuto sociale della frazione Cave.
Comunque non possiamo che augurargli ‘buona fortuna’ con la speranza che questa esperienza sanfeliciana gli sia di insegnamento per il futuro.
Ci hanno accusato di essere razzisti quando abbiamo parlato di questo parroco, cosa assolutamente falsa e proferita dai soliti ignorantelli nei confronti dei quali ci riserviamo anche di tutelarci per le offese ‘gratuite’ che abbiamo ricevuto. Definire un parroco africano o nordafricano è la stessa cosa se don Biruk fosse stato peruviano e quindi sudamericano, oppure del Costarica, in questo caso centroamericano.
Abbiamo criticato don Biruk perchè ne ha combinate parecchie, tanto che lo stesso vescovo si è dovuto scomodare più volte. Un appunto proprio su Di Donna: avrebbe dovuto gestire meglio tutta la situazione. Ma ora è un capitolo chiuso e bisogna guardare avanti. Due i parroci in arrivo per le parrocchie di Cave e Casasenca, si tratta di don Agostino e don Francesco, provenienti dai padri oblati di Santa Maria a Vico.