Maricanise. Nella serata di sabato 24 agosto, in Marcianise, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato, per maltrattamenti in famiglia, un operaio incensurato, C.D. di 36 anni, del posto. L’uomo, nei giorni scorsi si era reso responsabile di ripetute violenze verbali e fisiche nei confronti della consorte tanto da costringerla a ricorrere alle cure del locale Pronto soccorso ed indurla ad abbandonare il tetto coniugale, insieme alle due figlie minori, la cui presenza non gli aveva impedito di aggredire la compagna.
In tali circostanze, però, la donna, pur richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine, immediatamente intervenute, aveva minimizzato l’accaduto, riferendo che si trattava di liti determinate da futili contrasti familiari e rifiutandosi di sporgere formale querela.
Però, a seguito della decisione della donna di trasferirsi presso l’abitazione dei genitori, C.D. aveva iniziato a tempestarla di telefonate, minacciandola esplicitamente di morte e di volerla sfregiare con l’acido, ribadendo le sue intenzioni violente anche alla figlia primogenita di nove anni.
Le preoccupazioni della vittima erano alimentate dalla ostinata presenza nei pressi dell’abitazione del marito, che transitava in continuazione a bordo della sua vettura intorno allo stabile, spesso fermandosi in lunghi appostamenti senza risparmiarle offese e minacce allorquando ella si affacciava al balcone.
L’epilogo sabato sera quando la donna chiedeva nuovamente l’intervento del Commissariato di P. S. di Marcianise, riferendo che il marito, da alcune ore, a bordo della sua vettura, si aggirava intorno all’abitazione dei genitori, dove era ospitata, e che, chiestole di affacciarsi, aveva mostrando platealmente attraverso il finestrino un flacone contenente dell’acido.
Intervenuta tempestivamente “la volante” del Commissariato di Marcianise (CE) C.D. veniva bloccato, nonostante un vano tentativo di sottrarsi al controllo dei poliziotti che, a seguito di perquisizione estesa al veicolo, rinvenivano nell’abitacolo un flacone da un litro contenente del pericoloso acido solforico. La vittima evidentemente terrorizzata, questa volta, sporgeva formale denuncia, rivelando che, in realtà, già dopo pochi mesi dal matrimonio, il marito aveva iniziato a vessarla fisicamente e psicologicamente, con percosse, insulti ed umiliazioni continue. Pertanto, accertata l’abitualità degli abusi, d’intesa con il pubblico ministero di turno presso la Procura di S. Maria C. V. (CE), anche alla luce delle modifiche normative che hanno introdotto recentemente il c. d. “codice rosso” per le vittime di “violenza di genere”, i poliziotti procedevano all’arresto in flagranza per “maltrattamenti contro familiari” di C.D. il quale, al termine delle formalità di rito, veniva tradotto presso la casa Circondariale di S. Maria C. V..
Nella mattinata odierna, il G.I.P. presso il Tribunale di S. Maria C. V. (CE), condividendo pienamente le richieste della Procura della Repubblica, rilevando la correttezza dell’operato dei poliziotti del Commissariato di P. S. di Marcianise (CE), convalidava l’arresto ed applicava nei confronti del reo la misura cautelare degli arresti domiciliari.