
SESSA AURUNCA. La Questura dice no alle esequie pubbliche per l’ex suocero del boss
Niente funerali solenni a Sessa Aurunca per Benito Lauretano, 94 anni, legato da vincoli familiari a esponenti di primo piano della criminalità organizzata locale. L’uomo, infatti, era stato il suocero del defunto Luigi Esposito, ritenuto boss del clan dei Muzzoni, e di Orlandino Lettieri, storico affiliato al sodalizio, indicato dagli inquirenti come estorsore e uomo di violenza del gruppo.
Il provvedimento di divieto delle esequie pubbliche è stato disposto dal questore Andrea Grassi, che ha ritenuto necessario evitare qualsiasi rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenuto conto del peso criminale dei familiari del defunto e del possibile richiamo di persone legate agli ambienti malavitosi.
Per questo motivo, nella giornata di oggi, 30 dicembre, non si è svolta alcuna cerimonia funebre in forma solenne. Alla salma di Lauretano è stata impartita soltanto una breve benedizione da parte di don Roberto Guttoriello, parroco della chiesa di Santa Maria del Popolo. Subito dopo, il feretro è stato accompagnato direttamente al cimitero per la tumulazione, senza cortei o momenti pubblici di commemorazione.
Le operazioni si sono svolte sotto il controllo delle forze dell’ordine: all’arrivo della salma erano presenti agenti del commissariato di Sessa Aurunca e una pattuglia dei carabinieri della locale compagnia, a presidio dell’area.
Lauretano lascia due figlie, entrambe sposate in passato con Luigi Esposito e Orlandino Lettieri. Proprio Lettieri aveva avanzato richiesta di un permesso per poter partecipare al funerale del suocero, istanza che è stata però respinta dalle autorità competenti in linea con il divieto disposto dalla Questura.
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