NAZIONALE – Il picco stagionale dell’influenza 2025 arriva in anticipo e coincide con il periodo più delicato dell’anno: le feste di Natale. Tra il 16 e il 22 dicembre, in Italia sono stati registrati oltre 816mila casi di infezioni respiratorie acute, quasi 100mila in più rispetto alla settimana precedente. Un’accelerazione che preoccupa esperti e strutture sanitarie, anche per la diffusione della variante K.
Oltre il 40% dei casi è attribuibile a virus influenzali e più della metà dei contagi è legata alla variante K (A/H3N2). Le riunioni familiari, i cenoni e gli ambienti chiusi tipici delle feste rischiano di amplificare ulteriormente la trasmissione.
Il virus circola soprattutto tra i bambini sotto i 4 anni, mentre anziani e persone fragili restano i più esposti alle complicanze. Per loro è fondamentale vaccinarsi e ridurre i contatti nei giorni di massima circolazione. Fabrizio Pregliasco stima che durante la settimana di Natale si possa superare il milione di casi, complice l’intensificazione degli incontri sociali.
Il messaggio degli specialisti è chiaro: le festività favoriscono la diffusione. Matteo Bassetti avverte che la variante K mostra una minore risposta sia ai vaccini sia all’immunità naturale; insieme a H1N1, rende la stagione particolarmente impegnativa per il sistema sanitario. Roberto Burioni ricorda che l’influenza si trasmette facilmente per contatto, soprattutto tra i bambini: lavaggio frequente delle mani e protezione dei fragili sono misure essenziali.
Come difendersi:
- Vaccinazione (soprattutto per anziani e fragili)
- Igiene delle mani e etichetta respiratoria
- Arieggiare gli ambienti e limitare gli assembramenti al chiuso
- Restare a casa in caso di sintomi e contattare il medico se compaiono segnali di allarme
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