
Marcianise. Il pugile marcianisano, Vincenzo Mangiacapre, bronzo olimpico a Londra 2012, ha pubblicato una storia sul suo profilo per esprimere la sua amarezza per non essere stato preso in considerazione per portare la fiamma Olimpica sul territorio casertano.
Uno sfogo comprensibile quello del 36enne che è sempre stato uno sportivo molto apprezzato sia dentro che fuori dal ring e davvero non si spiega come mai non sia stato individuato come tedoforo per il passaggio di venerdì della fiaccola a Caserta. Così come hanno fatto a Napoli dove hanno coinvolto gli olimpionici.
Per altro non è stato nemmeno chiamato come ospite per questa iniziativa che prenderà vita nel capoluogo la mattina del 26 con sommo epilogo in piazza Carlo III davanti la Reggia.
Le sue parole
“Seguendo il percorso della Fiamma Olimpica, oggi a Napoli, ho visto portarla da Irma Testa, mia collega di Nazionale, anche lei bronzo olimpico. Nel suo territorio viene giustamente elogiata, celebrata, riconosciuta per ciò che ha dato allo sport e all’Italia.
Ed è così che dovrebbe essere per tutti. Fa male invece tornare a guardare casa mia: Caserta, Marcianise, il mio territorio. Io, medaglia olimpica, nato e cresciuto qui, fiero di essere un marcianisano doc, non sono stato nemmeno chiamato.
Non è invidia, è amarezza. Amarezza da sportivo e da uomo, perché dopo aver dato tutto per Italia, per Caserta, per il nostro Paese, 0ggi mi sento
messo da parte in un luogo dove lo sport viene ancora troppo poco considerato. Avrei portato quella Fiamma con il cuore, con l’orgoglio e con il rispetto che merita.
Oggi resta solo la delusione di chi ha dato tanto e non viene riconosciuto . CoN il cuore, nonostante tutto, auguro a tutte le persone che mi seguono un sereno Natale e buone feste”

