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La maggioranza di Trombetta cade due volte in Consiglio

MARCIANISE. Una seduta fiume, durata oltre tre ore e mezza e conclusasi dopo le 23, ha messo ancora una volta in evidenza le difficoltà politiche e numeriche che caratterizzano l’amministrazione guidata dal sindaco di Marcianise, Antonio Trombetta. Il Consiglio comunale riunitosi ieri sera ha infatti restituito l’immagine di una maggioranza fragile, incapace di garantire compattezza nei momenti decisivi delle votazioni.

Su tre punti affrontati, il primo cittadino è andato in affanno in due occasioni, subendo di fatto lo stop dell’aula. Il primo passaggio, relativo alla revisione periodica delle partecipazioni societarie del Comune, è stato superato solo grazie a un quadro di presenze ridotto, sia tra i consiglieri di maggioranza sia tra quelli di opposizione. Con nove voti favorevoli, incluso quello del sindaco, l’atto è passato evitando una bocciatura che sarebbe stata possibile con un’aula al completo. Un risultato ottenuto più per l’elevato numero di assenze che per una reale forza politica della coalizione.

Decisamente più netto l’esito del secondo punto, dedicato all’aggiornamento del Programma triennale delle opere pubbliche 2025-2027, dell’elenco annuale 2025 e del Documento unico di programmazione. L’emendamento presentato dall’opposizione e illustrato dal consigliere Raffaele Delle Curti ha ottenuto il via libera con dodici voti a favore e nove contrari, infliggendo una sconfitta politica evidente alla maggioranza.

A pesare sull’andamento dei lavori sono stati ancora una volta ingressi e uscite continue dall’aula, che hanno reso i numeri instabili e imprevedibili. Non a caso, in apertura di seduta, il sindaco Trombetta aveva richiamato i consiglieri, soprattutto quelli della sua coalizione, sottolineando come le assenze al momento del voto non li esonerassero dalle responsabilità politiche legate agli atti in discussione.

Il punto complessivo, così come modificato dall’emendamento della minoranza, è stato poi approvato con undici voti favorevoli e dieci astensioni, sancendo di fatto il ruolo determinante dell’opposizione nell’approvazione di uno degli atti cardine della programmazione comunale.

Nel corso del dibattito è emersa la percezione di un’intesa solo apparente, limitata a singoli passaggi e non sostenuta da una reale condivisione di una visione amministrativa di medio-lungo periodo.

L’ultima discussione ha riguardato l’acquisizione di alcuni terreni di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Caserta, ritenuti funzionali a finalità di interesse pubblico. Anche in questo caso, nonostante i richiami del sindaco al senso di responsabilità della maggioranza, l’opposizione ha rivendicato un ruolo decisivo. «Le opere sono state approvate grazie a noi», ha evidenziato Pinuccio Moretta.

Il voto finale ha confermato le difficoltà dell’esecutivo: nove favorevoli e undici astenuti. Un risultato che fotografa una maggioranza numericamente debole e una stabilità consiliare tutt’altro che garantita per l’amministrazione Trombetta.

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