CASERTA. È stata smantellata un’organizzazione criminale dedita alle truffe ai danni di persone anziane, attiva anche nel territorio della provincia di Caserta. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pescara, ha portato all’esecuzione di una misura cautelare agli arresti domiciliari e alla denuncia di altre sei persone, tutte ritenute coinvolte a vario titolo nel sistema fraudolento.
L’attività investigativa ha preso il via dalla denuncia presentata da un anziano che era caduto vittima della cosiddetta “truffa del falso parente”, una tecnica sempre più diffusa che fa leva sulla fragilità emotiva delle persone più avanti con l’età. In questo caso, la vittima era stata contattata tramite un messaggio WhatsApp da un soggetto che si spacciava per la figlia, sostenendo di aver smarrito il telefono e di aver bisogno con urgenza di denaro per acquistarne uno nuovo.
Convinto di aiutare un familiare in difficoltà, l’uomo aveva effettuato una ricarica di quasi mille euro, salvo poi rendersi conto di essere stato raggirato. A quel punto è scattata la segnalazione alle forze dell’ordine, che hanno avviato una complessa attività di accertamento.
Attraverso l’analisi dei flussi bancari, dei movimenti di denaro e delle comunicazioni digitali, gli investigatori sono riusciti a ricostruire la rete dei responsabili e a individuarne i ruoli. Al vertice del gruppo sarebbe stato individuato un uomo di 35 anni, residente in provincia di Caserta, considerato uno degli elementi centrali dell’organizzazione e destinatario del provvedimento restrittivo.
Le indagini hanno permesso di far luce su un meccanismo ben rodato, basato su identità fittizie, numeri telefonici temporanei e conti utilizzati per far confluire rapidamente il denaro. L’inchiesta prosegue per accertare eventuali ulteriori episodi e identificare altre possibili vittime.
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