
San Felice a Cancello. Arriva un’ordinanza da parte del Comune in merito alla situazione ‘inquinamento’ (sforamento del PM10), e arriva a furor di popolo.
Soltanto due giorni fa sulla pagina ufficiale del comitato Vivere di Cancello Scalo appariva un post molto netto, un invito a muoversi, lo riportiamo:
“A quanto l’ordinanza con i provedimenti urgenti per il contenimento dell’inquinamento atmosferico? E’ fondamentale agire subito! Siamo #fuorilegge”.
Detto fatto! Dopo due giorni ecco l’ordinanza sindacale:
“A seguito della comunicazione ufficiale di ARPA Campania, che ha rilevato il superamento dei limiti di PM10 e condizioni meteo sfavorevoli al ricambio dell’aria, ho firmato un’ordinanza contingibile e urgente per ridurre le emissioni inquinanti sul nostro territorio comunale.
Le misure, valide per almeno tre giorni, riguardano l’intero territorio comunale e prevedono:
- Divieto assoluto di combustioni all’aperto, di qualsiasi tipo, comprese quelle normalmente consentite in deroga dalla normativa ambientale;
- Divieto di utilizzo di generatori e stufe a biomassa con classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle;
- Divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli;
- Potenziamento dei controlli sul rispetto dei divieti relativi a impianti a biomassa, combustioni all’aperto e spandimento dei liquami”.
Si tratta di misure necessarie e responsabili, adottate nel rispetto del principio di precauzione, per proteggere la salute dei cittadini, in particolare dei soggetti più fragili come bambini, anziani e persone con patologie respiratorie.
Chiedo la collaborazione di tutti, anche i piccoli comportamenti quotidiani fanno la differenza. Il rispetto delle regole oggi significa maggiore sicurezza e qualità della vita per la nostra comunità”.
E’ già da un po’ che il suddetto comitato ha avviato diverse azioni in merito a questa grave problematica, è stata indetta anche una petizione (CLICCA QUI).
Il problema sicuramente arriva da lontano, ci riferiamo ai collegamenti ferroviari con la zona caudina, non è di oggi.
Però per qualche anno c’è stato un riferimento come Zannini a capo della commissione Ambiente in Regione, si poteva sicuramente intraprendere qualche azione, cominciare a mettere in piedi qualche soluzione. Invece non è accaduto nulla.
Ora che la situazione precipita cosa accadrà?

