
Casapesenna. L’imprenditore Nicola Inquieto avvia la collaborazione con la giustizia: Dda al lavoro sui primi verbali
L’Antimafia punta alla sua testimonianza nel giudizio d’appello sulle presunte infiltrazioni legate al centro commerciale Jambo
L’imprenditore Nicola Inquieto, considerato dalla magistratura uno dei principali gestori dei capitali riconducibili al boss Michele Zagaria, ha deciso di intraprendere un percorso collaborativo con la giustizia.
La notizia è stata comunicata dal pm della Direzione distrettuale antimafia Maurizio Giordano, che ha richiesto l’audizione di Inquieto nel processo d’appello riguardante i presunti interessi del capoclan nel centro commerciale Jambo. Secondo quanto trapelato, la scelta di iniziare a fornire dichiarazioni sarebbe maturata già nel mese di ottobre.
Nel giudizio di primo grado il tribunale aveva inflitto 7 anni di reclusione all’ex amministratore del Jambo, Alessandro Falco, mentre erano stati assolti con formula piena l’ex sindaco di Trentola Ducenta Michele Griffo – difeso dall’avvocato Carlo De Stavola – e gli imputati Ortensio Falco e Nicola Picone.
L’ingresso di Inquieto nel novero dei collaboratori potrebbe ora aprire nuovi filoni investigativi sul patrimonio del boss dei Casalesi. L’imprenditore, fratello di Vincenzo, proprietario dell’immobile in cui Zagaria fu catturato nel dicembre 2011, secondo gli inquirenti avrebbe impiegato ingenti somme del clan nelle sue attività imprenditoriali all’estero, in particolare in Romania, tra società edilizie, strutture per il benessere e complessi residenziali ultimati o in fase di costruzione.
Una svolta, dunque, che potrebbe ridisegnare le conoscenze sulla rete finanziaria del capoclan e sulle modalità con cui i fondi sarebbero stati riciclati attraverso investimenti immobiliari internazionali.

