
POMIGLIANO D’ARCO. Una vera e propria attività parallela, basata su rapporti sessuali a pagamento e furti mirati ai danni dei clienti, è stata ricostruita dai carabinieri nell’ambito di un’indagine che ha portato all’arresto di una coppia residente tra Pomigliano d’Arco e Gorizia. Secondo quanto emerso, la donna riceveva uomini in un appartamento messo a disposizione dal compagno, mentre quest’ultimo si occupava di organizzare e gestire l’intero sistema.
Durante gli incontri, i clienti – per lo più uomini adulti – lasciavano incustoditi abiti e portafogli. L’uomo approfittava di quei momenti per sottrarre carte di credito o bancomat, spesso insieme ai codici PIN trovati all’interno dei portafogli. In alcuni casi, per evitare che il furto venisse scoperto nell’immediato, le carte venivano sostituite con altre simili già in possesso della coppia.
Una volta ottenute le carte, i due svuotavano i conti con prelievi rapidi e acquisti di beni facilmente monetizzabili, tra cui Gratta e Vinci e contante. Le verifiche condotte dagli investigatori hanno permesso di collegare almeno una trentina di episodi simili avvenuti tra il 2023 e il 2025, tra penisola sorrentina, area oplontina e zone limitrofe.
L’uomo, secondo l’accusa, non solo partecipava alla fase dei furti, ma avrebbe anche promosso l’attività di prostituzione della compagna: curava gli annunci online, fissava gli appuntamenti e divideva gli incassi. A incastrare la coppia sono stati i filmati delle telecamere, l’analisi delle transazioni bancarie, i cellulari sequestrati e le perquisizioni.
Il gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura, ha emesso misure cautelari eseguite nelle scorse ore. L’uomo è finito in carcere a Gorizia, mentre la donna è stata posta ai domiciliari con braccialetto elettronico.

