
Marcianise. Si chiude con un’assoluzione piena per uno degli imputati la vicenda giudiziaria relativa ai fatti avvenuti a Marcianise nel febbraio 2020, quando nei pressi dell’Istituto tecnico industriale “Lener” e del distributore Eni si verificò una violenta aggressione ai danni di due coetanei. Il giudice monocratico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dott.ssa Giuseppina De Angelis, ha assolto Fabio Junior Buanno, difeso dall’avvocato Pasquale Delisati, con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Il 23enne è figlio di un uomo, considerato in passato vicino al clan Belforte, libero dopo aver pagato il suo debito con la giustizia e poi deceduto.
Secondo l’impianto accusatorio, i giovani coinvolti avrebbero agito in gruppo, indossando cappucci e colpendo con calci e pugni due ragazzi, provocando lesioni e sottraendo loro un orologio e i telefoni cellulari. L’episodio aveva portato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a disporre il decreto di citazione a giudizio per cinque ragazzi residenti a Marcianise: Roberto e Gianeuqine O., Fabio Junior Buanno, Domenico G. e Vincenzo C..
Durante il procedimento, quattro degli imputati avevano scelto la strada della messa alla prova, accedendo così alla sospensione del processo e allo svolgimento di attività di pubblica utilità. Solo il giovane difeso da Delisati aveva deciso di affrontare il giudizio abbreviato, convinto della propria estraneità ai fatti.
Una scelta che si è rivelata vincente: nella sentenza pronunciata il 31 ottobre 2025, il giudice De Angelis ha riconosciuto l’insussistenza del fatto contestato, disponendo l’assoluzione con formula piena.

