CASAL DI PRINCIPE. Truffe alle assicurazioni: il tribunale alleggerisce la posizione di un indagato
Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto la revoca della misura cautelare dell’obbligo di firma per un 40enne di Casal di Principe, coinvolto nella maxi inchiesta sulle frodi assicurative da milioni di euro.
La decisione è stata assunta dalla seconda sezione penale, presieduta dal giudice Antonio Riccio, che ha accolto la richiesta avanzata dal difensore dell’imputato.
L’uomo era rimasto coinvolto nell’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa con il supporto del NAS di Caserta, che aveva portato alla luce un sistema ben organizzato di falsi incidenti e referti medici contraffatti.
Secondo quanto emerso, il gruppo criminale faceva recapitare nei Pronto Soccorso di Marcianise e Maddaloni persone sane o con vecchie fratture, che – fornendo identità false e documenti falsificati – ottenevano certificati medici attestanti lesioni inesistenti.
Tali referti venivano poi utilizzati per simulare sinistri stradali mai avvenuti e chiedere risarcimenti alle compagnie assicurative, con danni stimati in oltre 4 milioni di euro.
Le indagini hanno anche documentato la complicità di alcuni operatori sanitari, tra cui medici e un infermiere dell’ospedale di Marcianise che avrebbe “convalidato” documenti irregolari per farli apparire autentici.
Inoltre, gli investigatori hanno scoperto false fatture per cicli di fisioterapia e referti diagnostici emessi da centri privi di autorizzazione sanitaria, usati per rendere più credibili le richieste di indennizzo.
La revoca della misura cautelare rappresenta ora un primo passo di alleggerimento per la posizione giudiziaria dell’indagato, in attesa delle prossime fasi del processo che farà piena luce sull’intera rete di truffe assicurative scoperta tra l’Agro aversano e il Casertano.
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