
AVERSA/TRENTOLA DUCENTA. La Procura di Napoli Nord ha portato a termine un’indagine su un presunto sistema di falsi certificati medici rilasciati da strutture sanitarie prive di qualsiasi autorizzazione. I pubblici ministeri Fabio Sozio e Marco Lojodice hanno firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di cinque indagati, accusati – a vario titolo – di associazione per delinquere, falso e frode assicurativa.
Sotto la lente degli inquirenti ci sono Mario D’Angelo, 66 anni, Giuseppe De Santis, 62, Paolo Franco, 54, Mariangela Masella, 52, e Raffaele Santangelo, 60. Secondo quanto emerso, sarebbe stato un gruppo organizzato a gestire un articolato sistema di truffe assicurative basato su sinistri mai accaduti.
Al vertice dell’organizzazione – secondo la ricostruzione della Procura – ci sarebbero Franco e Santangelo, che avrebbero diretto le operazioni per ottenere risarcimenti fittizi, utilizzando certificazioni rilasciate da centri medici “fantasma”, tra cui un centro di Trentola Ducenta e altre strutture con sede ad Aversa e Qualiano.
Tali centri, privi di qualsiasi licenza sanitaria, risultavano formalmente intestati a Mariangela Masella, mentre la gestione reale sarebbe rimasta nelle mani dei due presunti capi del gruppo. I referti e i certificati venivano redatti su carta intestata di queste strutture da Giuseppe De Santis, medico, e dal tecnico di radiologia Mario D’Angelo. La documentazione, così confezionata, sarebbe poi stata utilizzata per avviare richieste di indennizzo a compagnie assicurative per incidenti mai avvenuti.
Con la notifica della chiusura delle indagini, gli indagati avranno ora la possibilità di presentare memorie difensive o di chiedere di essere ascoltati dalla magistratura per chiarire le proprie posizioni.

