
Casapesenna. Revocata la libertà vigilata all’imprenditore vicino al clan Zagaria: “Non è più socialmente pericoloso”
È stata revocata la misura di sicurezza nei confronti di Carlo Fontana, 53 anni, originario di Casapesenna, considerato in passato un fiancheggiatore di Michele Zagaria, storico boss dei Casalesi.
Il magistrato di sorveglianza di Napoli, dottoressa Elena Valente, ha dichiarato cessata la pericolosità sociale dell’uomo e ha disposto la revoca della libertà vigilata che gli era stata imposta nel luglio 2024 per un periodo di un anno.
Fontana, secondo le ricostruzioni investigative, avrebbe goduto della fiducia del gruppo criminale legato a Zagaria, fornendo supporto logistico durante la latitanza del boss e gestendo attività economiche per conto del clan. In particolare, gli inquirenti lo avevano indicato come referente per il controllo dei centri scommesse e delle sale slot nell’area tra Casapesenna, Trentola Ducenta e San Marcellino.
Già condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi per associazione camorristica, era stato detenuto a Frosinone e poi liberato con il divieto di dimora in Campania. In precedenza aveva scontato parte della pena ai domiciliari, misura da cui era evaso rimanendo però nel territorio di Formia, dove venne successivamente arrestato.
Durante il periodo di libertà vigilata, l’uomo aveva sempre rispettato le prescrizioni imposte, ottenendo anche l’autorizzazione a lavorare fuori dal comune di residenza.
Il comportamento regolare e l’inserimento lavorativo hanno convinto il giudice che Fontana non rappresenti più un pericolo per la collettività, formulando una prognosi favorevole sulla sua capacità di non ricadere in nuovi reati.

