
MARCIANISE. La riapertura di Viale della Vittoria, a pochi mesi dalla conclusione (presunta) dei lavori, si è trasformata in un nuovo caso politico a Marcianise. Dopo il primo temporale, l’asfalto è sprofondata in più punti, riportando alla luce problemi strutturali mai risolti e scatenando le critiche dell’opposizione.
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere di Forza Italia Peppe Tartaglione ha chiesto chiarimenti all’assessore ai Lavori Pubblici, ottenendo – a suo dire – una risposta “sconcertante”. L’assessore ha infatti ammesso che “è passato erroneamente il messaggio che i lavori fossero conclusi”.
Una frase che, secondo Tartaglione, “equivale a un’ammissione di colpa”. Se i lavori non erano effettivamente terminati, perché la strada è stata riaperta al traffico? E perché non è stata segnalata la prosecuzione del cantiere?
A complicare la vicenda, c’è la lunga chiusura di Viale della Vittoria, durata mesi, che ha messo in seria difficoltà le attività commerciali della zona. Molti esercenti hanno lamentato cali di fatturato e difficoltà logistiche per la clientela, con accessi limitati e parcheggi ridotti. Ora, dopo la riapertura “frettolosa”, gli stessi si trovano a fare i conti con nuovi disagi e danni economici.
Non meno grave, per Forza Italia, è la dichiarazione dell’assessore secondo cui gli eventuali sinistri non sarebbero a carico del Comune ma della ditta esecutrice. Una posizione che Tartaglione definisce “giuridicamente errata e politicamente irresponsabile”: “Se una strada è riaperta al traffico, la responsabilità è di chi ne autorizza la riapertura, non di chi ci ha lavorato”.
A dieci mesi dall’inizio del cantiere, Forza Italia denuncia “l’ennesimo simbolo dell’incapacità amministrativa di questa giunta”, e propone due azioni concrete: non pagare le ditte che hanno operato in modo inadeguato e creare un fondo di ristoro per i commercianti penalizzati.
“È arrivato il momento della verità e della responsabilità politica – conclude Tartaglione –. Questa amministrazione sarà ricordata come quella degli affidamenti, non dei lavori iniziati e finiti. Se vogliono fare qualcosa di buono per Marcianise, si dimettano.”

