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Estorsioni camuffate da gadget, 15 sotto accusa. Le testimonianze

CASAL DI PRINCIPE. Prosegue il processo che vede coinvolti l’ex luogotenente del clan dei Casalesi, Corrado De Luca, e altre quindici persone accusate di aver imposto la distribuzione di gadget pubblicitari nell’agro aversano come copertura per attività estorsive.

Nel corso dell’ultima udienza davanti al collegio della Prima Sezione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto dal giudice Sergio Enea con a latere Norma Cardullo e Giuseppe Zullo, sono state ascoltate alcune delle persone individuate come vittime dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Uno degli imprenditori convocati ha negato di aver mai subito richieste di denaro o pressioni, sottolineando di non avere legami con gli imputati principali. Un secondo testimone, invece, è stato ascoltato in merito a un’intercettazione che lo collegherebbe a uno degli indagati, ma l’udienza è stata aggiornata a novembre per ulteriori verifiche tecniche sulla registrazione.

Il procedimento fa parte di una più ampia inchiesta che, già nel 2022, aveva portato a giudizio venti persone ritenute appartenenti o vicine al gruppo criminale capeggiato da De Luca. Gli inquirenti sostengono che il clan avesse costruito un sistema per imporre alle aziende locali l’acquisto di gadget pubblicitari come forma di estorsione camuffata, mantenendo così il controllo economico e territoriale su diverse attività dell’agro aversano.

Tra gli imputati figurano, oltre a De Luca, Gianluca Alemanni, Giovanni Apicella, Nicola Buompane, Giacomo Cacciapuoti, Massimiliano Di Fusco, Ivo Capone, Roberto Cesaro, Nunzio Clarelli, Augusto De Luca, Nicola Di Tella, Aurelio Oliva, Giuseppe Esposito, Agostino Paciello, Massimo Diana e Michele Frondella.
A difenderli, un ampio collegio di avvocati tra cui Domenico Della Gatta, Mauro Iodice, Generoso Grasso, Angelo Raucci, Cristian Valle e Andrea Di Cicco.

L’udienza di novembre dovrebbe chiarire i punti ancora oscuri del fascicolo, in particolare le presunte prove acquisite tramite intercettazioni ambientali.

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