CASERTA., Un uomo di 60 anni originario della provincia di Caserta è deceduto all’ospedale “Moscati” di Avellino dopo essere stato brutalmente aggredito all’interno della Rems di San Nicola Baronia. Secondo quanto emerso dalle prime verifiche, il violento episodio risale al 29 settembre, quando l’uomo sarebbe stato colpito ripetutamente da un altro paziente, quarantenne, con calci e pugni diretti al volto e alla testa. L’impatto dei colpi gli avrebbe provocato un grave trauma cranico e la perdita immediata di conoscenza.
Il personale sanitario in servizio è intervenuto tempestivamente tentando la rianimazione con massaggio cardiaco e defibrillatore, riuscendo per pochi istanti a far ripartire il cuore della vittima. Trasferito d’urgenza al “Moscati”, le sue condizioni sono inizialmente sembrate in lieve miglioramento, ma nelle ore successive si è registrato un rapido peggioramento fino al decesso, avvenuto ieri. Sul luogo dell’aggressione sono giunti i carabinieri, il magistrato di turno e il personale dell’Asl, che hanno avviato i rilievi e la raccolta delle testimonianze per ricostruire con esattezza la sequenza dei fatti.
Il fascicolo d’indagine è stato affidato alla Procura di Benevento, che dovrà accertare eventuali responsabilità sia individuali sia legate alla gestione della struttura. Da fonti sanitarie si apprende che l’uomo indicato come autore dell’aggressione non sarebbe nuovo a comportamenti violenti. Negli ultimi mesi avrebbe già dato in escandescenze contro altri ospiti, arrivando anche a tentare di colpire un paziente con un frammento di ceramica ottenuto dalla rottura di un lavandino. In quell’occasione non sarebbero stati adottati provvedimenti restrittivi né trasferimenti, e la situazione si sarebbe ripetuta fino al tragico epilogo che ha provocato la morte del sessantenne. Solo dopo quest’ultimo episodio, la direzione della Rems avrebbe disposto i primi interventi ufficiali nei confronti del paziente ritenuto responsabile.
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