
Pietramelara. Due romanzi e un’unica voce, quella di Eleonora Landi, giovane autrice, classe 2002, che ha scelto la scrittura come strumento di rinascita.
Dopo l’uscita dello scorso anno di “Rara – Storia di una rinascita” è arrivato il seguito “Rara – Il cristallo bianco”, pubblicato il 1 settembre e che prosegue il racconto di Aurora, alter ego narrativo dell’autrice, in un cammino di consapevolezza, accettazione e speranza.
Nel libro d’esordio, Eleonora Landi ha raccontato la scoperta della sindrome di Behçet, una malattia rara autoimmune che ha segnato profondamente la sua adolescenza.
Tra ospedali, diagnosi mancate e sfide quotidiane, il romanzo ha affrontato temi universali come bullismo, disturbi alimentari e solitudine, offrendo al lettore uno sguardo autentico sulla fragilità e la forza dell’animo umano.
Con “Rara – Il Cristallo Bianco” la storia evolve: Aurora affronta nuove prove ma anche nuove conquiste.
Il cristallo diventa simbolo di fragilità e bellezza, di una forza che si costruisce giorno dopo giorno. Il tono si fa più maturo, più profondo e il messaggio ancora più chiaro: la diversità è un valore, non un limite.
I due romanzi formano un dittico che non parla solo di malattia ma di trasformazione personale.
Eleonora Landi, premiata durante le selezioni di Miss Italia come “Miss Coraggio 2024”, ha saputo dare voce a chi spesso non viene ascoltato, diventando un punto di riferimento per tanti giovani. Da quest’anno è poi anche volontaria di Fondazione Telethon, portando il suo impegno oltre le pagine.
La sua storia ha conquistato anche i social, dove con ironia e spontaneità ha raccontato la quotidianità della malattia, spesso insieme alla madre Elisa Campanile. Dai video virali alla pubblicazione, il passo è stato naturale: la voglia di condividere è diventata racconto e il racconto è diventato testimonianza.
Una storia vera che continua a emozionare, racchiusa in due romanzi che parlano a chi soffre, a chi cerca, a chi vuole capire.
Eleonora Landi si racconta in questa breve intervista:
– “Rara – Storia di una rinascita” e “Rara – Il Cristallo Bianco” raccontano una storia vera. Cosa l’ha spinta a trasformare la Sua esperienza in narrativa?
Eleonora: «Ho sempre condiviso le mie emozioni sui social e da sempre scrivo i miei pensieri banalmente sulle note del cellulare. Nel 2024 sono stata contattata da una casa editrice di Torino e mi è stato proposto di scrivere un romanzo ispirato alla mia storia. Ho accettato e inaspettatamente è stato terapeutico per me, mi ha aiutato a mettere su carta le emozioni che a parole non riesco ad esprimere».
– Aurora è il Suo alter ego letterario. In che modo Le somiglia e in cosa invece si differenzia da Lei?
Eleonora: «Aurora rappresenta le mie emozioni e tutto ciò che provo. Lei a differenza mia vive le situazioni con più leggerezza, io invece non riesco a godermi al 100% quello che succede anche se mi piacerebbe farlo».
– Nei Suoi romanzi affronta temi come bullismo, malattia, omofobia. Quanto è importante per Lei dare voce a chi spesso non viene ascoltato?
Eleonora: «È lo scopo della mia presenza sui social e di tutto quello che mi è successo nell’ultimo anno. Da adolescente mi sarebbe piaciuto avere qualcuno che urlasse ad alta voce le mie emozioni, lo faccio un po’ per quella ragazzina».
– Che ruolo pensa possa avere la letteratura nel sensibilizzare su malattie rare e temi sociali?
Eleonora: «La letteratura credo sia fatta per arrivare ai cuori e alle anime sensibili. È in grado di esprimere le emozioni nero su bianco, ma allo stesso tempo ognuno di noi attribuisce alla scrittura delle emozioni personali. Il fatto di poter leggere qualcosa e trasformarlo in un vestito su misura, credo sia la chiave principale per arrivare al cuore delle persone».
– È molto attiva sui social e anche volontaria per Fondazione Telethon. Come vive il Suo ruolo pubblico e il contatto con chi la segue?
Eleonora: «L’ho sempre vissuto con molta leggerezza, sono una persona molto schietta che mostra quello che prova senza filtri.
Mi piace ascoltare le storie delle persone che mi seguono e imparare da esse».
– Cosa si augura che i lettori portino con sé dopo aver letto i Suoi libri?
Eleonora: «Mi auguro che chiunque legga il libro, si senta orgoglioso di distinguersi dalla massa senza vergognarsi dei propri difetti e dei propri pregi che lo contraddistinguano. Perché ognuno di noi ha qualcosa da dare e può arricchire le persone che ha intorno».
– Ha già in mente un terzo capitolo per Aurora oppure un nuovo progetto letterario?
Eleonora: «Non so se la storia di Aurora può avere un seguito, non sono riuscita a trovarle ancor una terza collocazione. In cantiere però ho tanti nuovi progetti letterali».



