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Turnacco non si fida del suo fornitore: E’ un confidente ‘delle guardie’

San Felice a Cancello. Nonostante sia il miglior cliente all’ingrosso, Aniello Turnacco non si fida del fornitore Rino Gagliardi. Questo viene fuori da un colloquio con il suo principale collaboratore, Bruno Castaldo.

E’ il 12 ottobre del 2022 e ‘o pizzaiuol incontra Castaldo in una sala scommesse e lo invita a seguirlo percorrendo una stradina secondaria e poco frequentata, per arrivare presso l’abitazione del ras dove, con sorpresa di Bruno, gli avrebbe consegnato una “panetta” di Hashish e presumibilmente dieci grammi di cocaina per Aniello.

Ma Turnacco reagisce male e rivela a Bruno che ha corso un grande rischio a percorrere il tragitto tra l’abitazione del Gagliardi a via Fosse con la droga addosso poiché è convinto che Rino faccia il doppio gioco ossia che si trovi in contatto con un agente di Polizia che voglia far arrestare sia Aniello che Bruno e quindi, in questo caso, poteva trattarsi di una trappola.

Proprio a causa di questa sensazione, Aniello non vorrebbe più avere a che fare con Gagliardi mentre Bruno, seppur convenendo con quanto dettogli da Aniello, non vorrebbe abbandonare questo canale di approvvigionamento poiché, attualmente, sarebbe il più a buon mercato.

Intanto le settimane passano e Bruno acquista diversi panetti di hashish da ‘o pizzaiuol, accumulando un debito superiore ai mille euro.

Riuscirà a rientrare soltanto ad inizio dicembre, precisamente il giorno 2.

Aniello e Bruno si incontrano con Gagliardi presso un bar in via Circumvallazione di San Felice a Cancello. Nel risalire in auto discutono di debiti di droga. In particolare il Rino avrebbe detto riferito che nessuno dei suoi clienti lo paga in tempo tanto che, evidentemente, si troverebbe egli stesso in difficoltà nei confronti di suoi fornitori.

La richiesta di prestito di 6 mila euro

In questa circostanza Rino avrebbe chiesto un prestito di 6000 euro ad Aniello il quale però non avrebbe accondisceso a tale richiesta in quanto, a suo dire, sarebbe l’unico cliente a pagarlo per tempo. Proseguendo nel discorso, Aniello e Bruno svelano di aver dato a Rino la somma di 3200 euro, divisa in questo modo:  1700 Turnacco e 1500 Castaldo.

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