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Il Giardino delle zucche: la nona edizione tra zucche, fiori e labirinti

Pignataro Maggiore. Ha riaperto ufficialmente sabato 20 settembre “Il Giardino delle Zucche – Pumpkin Patch”, giunto alla sua nona edizione. Un appuntamento ormai imperdibile per famiglie, scuole e appassionati di atmosfere rurali e autunnali, che quest’anno si presenta con tante novità sorprendenti e resterà aperto fino al 2 novembre.

Tra le novità più suggestive, una distesa di fiori di tagete, simbolo di speranza e rinascita, trasforma il giardino in un vero tappeto arancione.

Il percorso è arricchito da installazioni artistiche su temi importanti, che celebrano il legame tra terra ed emozioni.
Spazio anche agli amici a quattro zampe, il giardino, infatti, apre le porte anche ai cani, con un’area dog friendly dedicata.

Non mancano poi le attività che hanno reso celebre il Pumpkin Patch: laboratori di pittura e intaglio delle zucche, per liberare la fantasia; giochi immersi nel verde, come tappeti jumping, trattori; area food con piatti e dolci a base di zucca; postazioni fotografiche con una nuova scenografica poltrona gigante a forma di zucca; gadget shop con souvenir originali.

Inoltre, il “Giardino delle Zucche – Pumpkin Patch” ospita due labirinti di mais. Il labirinto didattico, pensato per orientarsi, divertirsi e imparare e il celebre “Labirinto di mais infestato“, che torna dal 18 ottobre al 1 novembre con nuove scenografie da brivido, trasformandosi in un vero “incubo rurale” per gli amanti del mistero e dell’adrenalina.

Un’esperienza multisensoriale per tutte le età, che celebra l’autunno in tutte le sue forme: tra colori, profumi, giochi e misteri.

Emily Turino, l’ideatrice di questo luogo, racconta le novità del 2025 in questa breve intervista:

– Qual è la novità di quest’anno a cui è più legata emotivamente e perché?
Emily: «Quest’anno sono particolarmente legata alla distesa di tagete, un mare giallo-arancio che accompagna i visitatori fino alle zucche. Per me non è solo un fiore, ma un simbolo di rinascita, di luce e di speranza. È stato emozionante veder crescere questo nuovo spazio e immaginare le famiglie che lo vivranno, tra passeggiate, fotografie e momenti di meraviglia».

– Cosa spera che i visitatori portino a casa, oltre a una zucca o una foto ricordo?
Emily: «Spero che portino via con sé un’emozione: la sensazione di aver vissuto un’esperienza che unisce natura, tradizione e famiglia. Il Giardino delle Zucche è nato per far rallentare il tempo, per regalare momenti autentici insieme ed è questo il ricordo che desidero rimanga nel cuore di chi viene a trovarci».

– Come riesce ogni anno a rinnovare l’esperienza del “Giardino delle zucche” senza perdere la sua magia originaria?
Emily: «Il segreto sta nel partire sempre dalle nostre radici: le zucche, la campagna, la famiglia. Ogni anno aggiungiamo qualcosa di nuovo — un gioco, un laboratorio, un allestimento — ma senza mai tradire l’essenza che ci ha fatto nascere. Ci chiediamo sempre: “Questa novità riesce ad emozionare senza snaturare?” Se la risposta è sì, allora diventa parte della magia».

– Quali elementi del Pumpkin Patch sono ispirati direttamente agli Stati Uniti e quali invece nascono dalla tradizione locale?
Emily: «Dagli Stati Uniti abbiamo preso l’idea del Pumpkin Patch come luogo di festa, i carretti rossi, i campi di zucche da scegliere e portare a casa, e quell’atmosfera di “fall season” che là è fortissima. Dalla nostra terra invece vengono le zucche che coltiviamo noi stessi, i prodotti tipici che trasformiamo in ricette, e l’accoglienza tutta italiana fatta di calore, famiglia e condivisione. È l’incontro tra due mondi che mi appartengono: l’America dove sono cresciuta e la Campania che è la mia casa».

– Quale sogno ha ancora nel cassetto per le prossime edizioni?
Emily: «Il mio sogno è quello di trasformare il Giardino delle Zucche sempre più in un luogo educativo e culturale, dove bambini e adulti possano imparare giocando, avvicinandosi alla natura e alle tradizioni. Mi piacerebbe creare uno spazio permanente, visitabile tutto l’anno, dedicato ai valori che questo progetto porta avanti: famiglia, stagioni, creatività e bellezza semplice».

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