
Casalnuovo. Un episodio inquietante ha scosso la tranquillità di via Settembrini a Casalnuovo, dove un cantiere edile è stato colpito da un incendio di origine dolosa. Nella notte, ignoti si sono introdotti nell’area recintata, superando il muro di protezione, e hanno appiccato il fuoco in due punti distinti: vicino ai container utilizzati come uffici di servizio. Le fiamme non hanno provocato gravi danni, ma hanno annerito parte delle pareti esterne, lasciando un segnale che non può essere sottovalutato.
Gli investigatori dell’Arma, coordinati dalla compagnia di Castello di Cisterna, stanno valutando ogni pista. Le ipotesi vanno da un semplice gesto vandalico a un possibile atto intimidatorio. L’ombra di un messaggio criminale non è esclusa, soprattutto in un territorio complesso come quello che circonda Casalnuovo, confinante con comuni problematici come Acerra, Afragola e Pomigliano.
Il cantiere interessato non è un’opera di poco conto: si tratta infatti della costruzione di appartamenti di fascia alta, dal design moderno, destinati a una clientela selezionata. La commercializzazione è affidata a un’agenzia immobiliare riconducibile a un familiare di Massimo Pelliccia, ex sindaco decaduto dal consiglio comunale la scorsa estate e attualmente in corsa per le regionali. Un dettaglio che, secondo i carabinieri, non rientra però nelle indagini.
Gli imprenditori coinvolti tendono a minimizzare, definendo l’accaduto un episodio isolato, forse una bravata. Tuttavia, il clima di riservatezza che avvolge la vicenda, insieme al timore di possibili ritorsioni, alimenta il sospetto di un segnale inviato a chi sta investendo nel settore edilizio. In città, l’omertà resta un muro difficile da abbattere: si preferisce non parlare, non fare nomi, non ipotizzare.

