
Regionale. Ennesima aggressione contro il personale Eav. È accaduto sabato sera intorno alle 19, nel pieno centro di Ottaviano. Quattro ragazzi a bordo di un’auto hanno tentato con insistenza di attraversare il passaggio a livello nonostante l’arrivo imminente di un convoglio.
Il dipendente Eav di turno, Antonio, ha rifiutato di aprire le barriere per scongiurare una tragedia. Una scelta corretta e doverosa che gli è costata però una violenta aggressione. I giovani, in evidente stato di alterazione, lo hanno colpito con una “capata” al volto, calci e pugni. Non soddisfatti, hanno addirittura scavalcato il passaggio a livello, posizionandosi sui binari e costringendo il treno in arrivo a fermarsi, tra urla e minacce rivolte anche al macchinista.
Solo l’intervento dei carabinieri ha riportato la calma. Antonio, 40 anni di servizio alle spalle e grande senso di appartenenza all’azienda, ha mantenuto sangue freddo, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente. Trasportato per accertamenti, ha riportato lesioni lievi con prognosi di pochi giorni, ma resta forte il trauma psicologico.
“L’azienda è come casa mia”, ha raccontato, visibilmente provato ma orgoglioso di aver difeso la sicurezza dei viaggiatori.
L’episodio si inserisce in una lunga scia di aggressioni a danno di operatori pubblici: dagli ospedali ai trasporti, dalle strade ai servizi essenziali. Una spirale di follia che sembra non arrestarsi.
Le indagini dei carabinieri proseguono per individuare i responsabili, ma resta l’amarezza per un clima sociale sempre più violento e incontrollabile.

