
MONTESARCHIO. Un 63enne residente a Montesarchio è stato condannato a dieci anni di reclusione per gravissimi episodi di abusi sessuali commessi ai danni di due bambine appartenenti al suo nucleo familiare allargato. La decisione è stata presa dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Benevento, Maria Di Carlo, che ha emesso la sentenza con rito abbreviato, riducendo di un terzo la pena prevista.
L’uomo, oggi riconosciuto colpevole di violenza sessuale aggravata, avrebbe approfittato della propria posizione familiare per compiere le violenze. Le vittime sono risultate essere la nipote, figlia di un parente stretto, e la figliastra, ovvero la bambina nata dal matrimonio con la sua seconda moglie. Secondo la ricostruzione della Procura, la prima avrebbe subito attenzioni e molestie sin dalla tenera età di sette anni, con episodi che sarebbero andati avanti fino ai tredici. Per quanto riguarda la figliastra, invece, gli abusi sarebbero iniziati quando la piccola aveva appena otto anni.
Il caso era emerso all’inizio di quest’anno, quando alcune confidenze e segnali sospetti avevano spinto le famiglie a rivolgersi alle autorità competenti. Le indagini, coordinate dalla magistratura beneventana, hanno permesso di raccogliere elementi ritenuti sufficienti a confermare il quadro accusatorio. L’imputato è stato dunque rinviato a giudizio e ha scelto di affrontare il processo con rito abbreviato, che si è concluso con la condanna a dieci anni di carcere.
Una vicenda che ha profondamente scosso la comunità di Montesarchio, rimasta sconvolta dalla brutalità degli episodi e dal contesto familiare in cui si sono consumati. Le due vittime sono seguite da specialisti e servizi sociali, con l’obiettivo di garantire loro sostegno psicologico e protezione.

