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Riapertura cava per estrazione di calcare, “Italia Nostra”: “Ennesima devastazione del nostro territorio”

Caserta/Maddaloni. Un nuovo progetto minaccia la salute del territorio di Caserta e Valle di Maddaloni, quello di riaprire una cava situata al confine tra i due comuni per estrarre calcare, operazione che andrebbe a danneggiare il paesaggio compromettendo la salute della zona.

Su tale questione è intervenuta “Italia Nostra Sezione di Caserta”, di seguito il loro comunicato:

 

“Italia Nostra Sezione di Caserta lancia l’allarme contro l’ennesima devastazione del nostro territorio. In località Provine-Pioppi, al confine tra i Comuni di Caserta e Valle di Maddaloni, si prospetta la riapertura di una cava con estrazione di oltre 2.300.000 mc. di calcare. Un progetto che, sotto la veste di “riqualificazione ambientale”, rischia di riaprire ferite mai rimarginate e di compromettere definitivamente la salute, il paesaggio e la vivibilità delle frazioni pedemontane.

Non si tiene conto del vincolo storico monumentale e paesaggistico derivante dalla presenza dell’Acquedotto Carolino, patrimonio UNESCO, con ben tre torrini coinvolti; non si tiene conto di pozzi fondamentali per l’approvvigionamento idrico del Comune di Valle di Maddaloni; non viene considerato l’impatto ambientale e sanitario derivante da centinaia di transiti giornalieri di camion lungo via Giulia e nel quartiere San Clemente – Parco Cerasole.

Italia Nostra, con il WWF e i comitati locali, esprime profonda preoccupazione per questo ennesimo attacco alle colline casertane, ricordando come già nel 2013 il Consiglio Regionale avesse proposto una legge per la chiusura definitiva delle cave e dei cementifici nell’area, riconoscendo i danni irreversibili causati da decenni di sfruttamento.

La proposta attuale non rappresenta un recupero ambientale, ma un tentativo di prolungare l’agonia di un territorio già martoriato. È inaccettabile che simili operazioni vengano calate dall’alto, in pieno agosto, senza un adeguato coinvolgimento delle amministrazioni comunali, dei cittadini, delle associazioni e dei comitati.

Italia Nostra, il WWF Caserta e il Comitato NO CAVE ribadiscono con forza il loro no alla politica del consumo del suolo. È tempo di voltare pagina e avviare progetti coraggiosi di recupero ambientale, capaci di valorizzare il territorio e generare un’economia sostenibile.”

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