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Riparte stagione della caccia: cittadini si svegliano col rumore degli spari. Paura e disagi

Baia Domizia. Questa mattina presto, la località di Baia Domizia, frazione di Sessa Aurunca e Cellole, si è risvegliata col rumore degli spari. Molte persone, che stavano ancora dormendo, si sono svegliate sentendo il forte rumore degli spari. Proprio oggi, la stagione della caccia si è riaperta purtroppo.

Dei cacciatori, già dalle 6:30 di questa mattina, come riporta un utente, hanno iniziato a sparare agli animali, soprattutto uccelli abbattendone alcuni, utilizzando anche dei cani per riuscire a rintracciare o abbattere le prede. La zona interessata, stando all’utente è quella poco dopo la strada Pietre Bianche.

Anche altri utenti si sono lamentati della cosa. Il problema è che la caccia non è illegale, se fatta entro certi limiti, come tenersi a debita distanza dalle abitazioni. Sta di fatto che i cacciatori non erano molto lontani dalle case, spiagge e quindi dalle famiglie ancora in vacanza, come un altro utente riporta. E hanno comunque disturbato molto la quiete pubblica, causando paura e disagi alle persone, molte che stanno trascorrendo anche gli ultimi giorni di vacanza e vorrebbero passarli rilassandosi.

Un altro utente ancora afferma che i pallini sparati sono arrivati vicino alle sue persiane, se fosse vero i cacciatori stavano agendo oltre i limiti consentiti dalla legge.

Un altro utente ancora, ha diffuso le regole che gestiscono la caccia e i suoi limiti, qui di seguito le sue parole:

In Italia la caccia non è vietata in modo automatico solo perché un’area è turistica, purtroppo. Divieti generali (Legge 157/1992 – legge quadro sulla caccia):

È vietato cacciare a meno di 100 metri da case e fabbricati adibiti ad abitazione se si spara in direzione degli stessi. La distanza sale a 150 metri dai centri abitati (cosiddette “zone di rispetto”). In Campania le distanze sono aumentate a 1 000 m dalla battigia e 150 m da zone faunistiche protette.

Vietato cacciare a meno di 50 metri da strade carrozzabili e 100 metri da ferrovie. Divieto assoluto di caccia in parchi, riserve naturali, aree protette e lungo le spiagge durante la stagione balneare.

Zone turistiche costiere e balneari:

Molte Regioni e Comuni emanano ordinanze che vietano la caccia in determinate aree turistiche (specie zone balneari, campeggi, villaggi, aree di villeggiatura). Spesso valgono fasce di rispetto aggiuntive vicino a stabilimenti, campeggi, strutture ricettive e spiagge.”

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