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Meeting di Rimini, la preside casertana racconta la sua esperienza nel plesso di frontiera

San Felice a Cancello. La Preside Eugenia Carfora, di San Felice a Cancello, dove è anche consigliera d’opposizione, è stata, ieri, ospite al Metting di Rimini.

La Carfora è nota per il suo operato all’interno della scuola superiore di Morano a Caivano, struttura che si presentava devastata, a causa della criminalità dilagante nella zona.

E proprio al meeting, la preside ha raccontato la sua storia durante l’incontro “I rischi educativi”, evento promosso da Tracce insieme a Paolo Valentini, coordinatore didattico dei licei della Fondazione Karis e a franco Nembrini, stimato docente.

Durante l’incontro, la Carfora ha raccontato di come, nel 2018, ha iniziato a dirigere quella scuola dove c’erano 719 iscritti, ma solo 380 frequentavano la struttura e oggi, gli iscritti sono arrivati a 800 e nelle classi ci sono tutti.

All’inizio, quando ha messo piede per la prima volta nella scuola, si è ritrovata con materassi e caos ovunque, ha quindi deciso di rimboccarsi le maniche e iniziò a pulire lei stessa la struttura “armata” di secchio e spazzolone. Una volta che la scuola era tornata pulita, rimaneva il problema delle assenze.

Così la preside decise di andare a prendere i ragazzi recandosi direttamente a casa loro e per strada. E nel mentre impose ai docenti una disciplina di ferro. Inizialmente pensavano fosse matta per il suo comportamento, dato che voleva a tutti i costi risolvere i problemi della scuola, quando tutti gli altri si erano praticamente arresi.

E fu in quel momento che si guadagnò il soprannome “Preside coraggio”  dato che, fece anche irruzione nel Parco Verde, proprio per andare a prendere i giovani e portarli in aula, mettendosi contro la malavita locale. All’epoca, il Parco Verde, era tristemente noto come “la più grande piazza di spaccio d’Europa”. E proprio lì, che si consumò uno dei reati più gravi della storia locale. Purtroppo due cuginette subirono abusi sessuali.

Grazie al suo coraggio e la sua determinazione, molti ragazzi hanno potuto avere un futuro. Infatti, la Carfora, è riuscita a creare una rete di aziende disposte ad assumere i suoi studenti, convincendo anche diverse famiglie ad aiutare i più promettenti con l’università.

Alcuni locali della scuola erano occupati dai clan, utilizzati per i loro affari illeciti e lei è riuscita a riconquistarli. Un giorno, dei delinquenti, per fermarla, le hanno fatto trovare una muta di pitbull, ma questo non è bastato a fermare la preside, che ha continuato a combattere.

Poi, nel 2023, ad agosto, la Preside del Consiglio Giorgia Meloni visitò la scuola incontrano la Carfora che affermò che servivano insegnanti bravi per poter salvare i giovani del Parco Verde. E al meeting ha ripetuto la stessa cosa, che servono insegnanti che ci sono per i ragazzi, che non si rechino a scuola facendo nulla per loro per poi andarsene dopo la campanella, comunicando quindi indifferenza verso i giovani, invece che invogliarli a studiare e a vivere una vita migliore lontani dal degrado e dalla criminalità.

Lei è sempre la prima ad arrivare a scuola, spalancando le finestre e alza la musica per svegliare i ragazzi e le loro famiglie. Molti le hanno dato della pazza per questo e lei ha risposto a tono “Preferite la musica o gli elicotteri?” sottolineando l’intervento delle forze dell’ordine con tali mezzi aerei a causa della criminalità della zona.

Ha continuato poi raccontando che nel 2024 ci sono stati vari blitz e che durante le sparatorie, alzavano la musica per non sentire quei rumori. Criticando poi gli insegnanti che se ne andavano in altre città o si assentavano proprio spingendo quindi i ragazzi ad assentarsi, e insegnando cose negative.

Grazie a lei, ora Caivano è tornata a “respirare”. Non c’è più spaccio e degrado o materassi, ci sono tanti studenti. I professori ora si comportano come dovrebbero, e la sua porta è sempre aperta per aiutare. I ragazzi e le loro famiglie la salutano col sorriso. Grazie a lei, i giovani di Caivano ora hanno speranza e futuro.

Ciò non può fare altro che rendere orgogliosi i cittadini di San Felice a Cancello, sua terra natale in cui è consigliera. Dal prossimo inverno, la sua incredibile storia, diverrà una fiction targata Rai.

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