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Pugnalata alla schiena dopo una lite con la suocera. Il motociclista-soccorritore scappa dall’ospedale

AVERSA. Proseguono serrate le indagini per fare piena luce sul complesso episodio avvenuto sabato sera in viale Kennedy, ad Aversa, che ha visto intrecciarsi un’aggressione a colpi di coltello e un successivo incidente stradale. Gli inquirenti stanno ricostruendo ogni dettaglio, basandosi anche sulle immagini di videosorveglianza già acquisite nella zona.

Secondo la ricostruzione al vaglio, tutto sarebbe iniziato da un violento diverbio tra una giovane di 28 anni, D.F., e la madre del fidanzato. Lo scontro, degenerato rapidamente, avrebbe portato la donna a colpire la ragazza con un fendente alla schiena. Subito dopo l’aggressione, un passante in moto si sarebbe fermato per soccorrere la ferita, decidendo di trasportarla in ospedale.

Durante la corsa verso il “Moscati” di Aversa, però, la situazione ha avuto un drammatico imprevisto: la moto si è scontrata con un’auto guidata da un militare statunitense. L’impatto ha provocato ulteriori lesioni sia alla ragazza sia al centauro, entrambi già in condizioni delicate.

Al pronto soccorso, i medici hanno constatato la gravità delle ferite. La giovane è stata trasferita d’urgenza a Pineta Grande, mentre il motociclista – anch’egli con lesioni da arma da taglio – è stato inviato al Policlinico di Napoli. Qui si sarebbe verificato un ulteriore colpo di scena: l’uomo si è allontanato poco dopo il ricovero, rendendosi irreperibile.

Gli investigatori stanno lavorando per chiarire vari punti ancora oscuri: il ruolo esatto del fuggitivo, le motivazioni precise della lite, e la dinamica dell’impatto con l’auto del militare. Le prime ipotesi privilegiano un movente di tipo familiare, escludendo legami con risse o episodi di movida.

Le condizioni della giovane restano gravi, con prognosi riservata. Nel frattempo, carabinieri e polizia municipale stanno incrociando testimonianze, referti medici e filmati, nella speranza di ricomporre l’intera sequenza degli eventi e individuare con certezza chi ha sferrato la coltellata.

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