
CASAL DI PRINCIPE. Per la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Raffaele Letizia, noto come “Lello” e già figura di vertice del clan Russo, avrebbe tentato di tornare a giocare un ruolo di primo piano nello scacchiere criminale del cartello dei Casalesi. Condannato in passato per la sua appartenenza alla fazione Russo, legata al gruppo Schiavone, l’uomo – secondo le ricostruzioni investigative – avrebbe messo in campo nuove mosse per riacquistare peso negli affari della camorra casertana.
Gli inquirenti ritengono che Letizia stesse guardando con interesse ad alcuni settori dell’economia locale apparentemente legali ma ritenuti a rischio di infiltrazione mafiosa. In particolare, sarebbero stati valutati un progetto per realizzare un capannone industriale e l’avvio di un’attività nel commercio di farine destinate alle pizzerie del territorio. Due iniziative che, stando alle indagini, non avrebbero però avuto un seguito concreto.
Il Gico della Guardia di Finanza di Napoli, attraverso intercettazioni e accertamenti economici, avrebbe delineato un quadro di graduale ritorno di Letizia nel mondo delle operazioni illecite. Due sarebbero stati i filoni principali di guadagno: la diffusione di slot machine irregolari, collocate in locali compiacenti o intestate a prestanome, e la gestione di un sistema di scommesse clandestine online, in grado di proporre quote vantaggiose al di fuori dei canali autorizzati.
Dopo un lungo periodo trascorso ad Anzio, roccaforte del clan Russo-Schiavone, Letizia avrebbe ristabilito rapporti con figure di spicco della famiglia Russo. Tra questi, Costantino e Raffaele Nicola Russo, rispettivamente figlio e fratello di Giuseppe “Peppe ’o Padrino” Russo. Va precisato che tali soggetti risultano completamente estranei all’indagine e non sono accusati di alcun reato.

