
AVERSA. La rivalità sportiva si è trasformata in violenza lo scorso 11 maggio, al termine della semifinale playoff tra Puteoli Real Normanna e Nola 1925, valida per il campionato regionale di Eccellenza. All’indomani degli scontri avvenuti a Teverola, emergono le conseguenze giudiziarie per alcuni tifosi aversani coinvolti nei disordini.
Durante il deflusso della tifoseria, un gruppo di ultras del Nola ha assaltato un bar nella zona di Teverola, colpendo con sedie e tavolini alcuni presenti. La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Napoli Nord, è intervenuta identificando e arrestando in flagranza differita due persone: tra queste, un giovane aversano, D.F., classe 1999, è stato gravemente indiziato per danneggiamento aggravato e lancio di oggetti pericolosi, commessi nel contesto della manifestazione sportiva.
Gli inquirenti hanno confermato come la presenza e il comportamento di alcuni supporter aversani abbia contribuito ad alimentare un clima di tensione, culminato in atti violenti. L’intervento della DIGOS e dei Commissariati di Aversa e Nola ha portato all’emissione di diversi provvedimenti, tra cui i Daspo, firmati dal Questore di Caserta, che impediranno l’accesso a stadi e impianti sportivi per un periodo compreso tra due e cinque anni.
Il ferito più grave, vittima dell’aggressione, è stato trasportato all’ospedale di Aversa, dove è stato ricoverato per una frattura al gomito con una prognosi di 90 giorni. Un dato che sottolinea la pericolosità degli episodi.
La città di Aversa si trova così al centro di una vicenda che riaccende l’allarme sul fenomeno delle violenze da stadio e del ruolo di alcuni gruppi organizzati. Le autorità giudiziarie hanno ribadito la necessità di contrastare ogni forma di illegalità legata al tifo organizzato.
La nota della Procura
Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato di Caserta ha eseguito un’Ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e del divieto di dimora nella Città di Aversa (Ce), emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di DL M. G. classe 2000 e C. A. classe 1988, entrambi appartenenti al gruppo ultras del Nola Calcio, ritenuti responsabili, in concorso con altri indagati, di lesioni aggravate in occasione di manifestazioni sportive. In particolare, il provvedimento restrittivo in argomento è stato emesso all’esito di una indagine, condotta dalla D.I.G.O.S. di Caserta, con il supporto dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Aversa e Noia, coordinata da questa Procura della Repubblica, avviata immediatamente dopo i fatti, allorquando, al termine del match calcistico “Puteoli Real Normanna VS Nola 1925”, dell’11.05.2025, valevole per la semifinale di PlayOff del Campionato Regionale di Eccellenza, avevano luogo violenti scontri tra appartenenti ad entrambe le tifoserie coinvolte. Al termine della partita, un gruppo di tifosi della squadra ospite, giunto all’altezza di Teverola, scesi dai veicoli su cui viaggiavano e, incappucciati, aggredirono un gruppo di persone presenti all’esterno di un bar, scagliando sedie e tavolini.
Nell’immediatezza, la Polizia di stato traeva in arresto, nella flagranza differita, D. F. classe 1999, tifoso aversano, e F. P. classe 2003, tifoso nolano, in quanto il primo gravemente indiziato di aver commesso i reati di danneggiamento aggravato e lancio di oggetti pericolosi posti in essere in occasione e a causa di una manifestazione sportiva, mentre il secondo gravemente indiziato di aver commesso il reato di lesioni gravi in concorso, anch’esse poste in essere in occasione e a causa di una manifestazione sportiva.ù
La prosecuzione delle attività d’indagine, finalizzate a cristallizzare le ulteriori condotte violente perpetrate, ha permesso di raccogliere gravi elementi indiziari e plurimi riscontri oggettivi a carico di altri due ultras nolani, ovvero i sopra menzionati DI M. G. classe 2000 e C. A. classel988; questi ultimi si sono resi protagonisti di un segmento dell’azione criminosa, connotata da particolare efferatezza, attraverso la quale veniva preso di mira un giovane che, dopo aver provato a scappare ed essersi rifugiato in un vicino esercizio commerciale, veniva raggiunto dal gruppo di nolani e violentemente colpito, tanto da dover ricorrere alle cure mediche presso l’Ospedale di Aversa, dove veniva trattenuto per una frattura scomposta al gomito, con prognosi di 90 giorni.
ùAtteso il grave quadro indiziario raccolto, questa Procura della Repubblica ha formalizzato una richiesta di misura cautelare accolta dal GIP che ha emesso il provvedimento restrittivo sopra descritto. Terminati gli atti di rito, Di. M. G. è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, mentre al C.A. è stato notificato il divieto di dimora nel Comune di Aversa (Ce). Tutti i soggetti sopra menzionati sono stati destinatari dei D.A.SPO. emessi Questore di Caserta, ai sensi dell’art. 6 Legge 401/89, per cui non potranno accedere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive per periodi che variano da un minimo di due anni e fino a cinque anni.

