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Assestamento di bilancio, la Carfora durissima: “Comune rimasto all’anno zero”

San Felice a Cancello. Il gruppo consiliare Speranza formato dai consiglieri Eugenia Carfora e Giuseppe De Rosa nel consiglio comunale di ieri pomeriggio ha espresso voto contrario sull’assestamento di bilancio.

In merito alla ulteriore implementazione delle spese (da 64 mila a 76,5 mila di servizi posta e telefono la preside Carfora dice:

“Una programmazione di base scarna e priva di declinazione di obiettivi adeguati. Allo stato attuale la maggioranza pare non conoscere (o forse fa finta) l’ascesa della digitalizzazione quale sistema funzionale per l’abbattimento dei costi. Perché solo il nostro Comune continua ad incrementare la spesa? Il nostro Comune continua a subire la messa in essere di procedure per giustificare un metodo astuto e per far quadrare solo i conti”.

La Carfora mette in evidenza anche gli aumenti della spesa per pagamento luce e gas, 18 mila euro in più.

La capogruppo così si è espressa sull’aumento della spesa per prestazioni di servizi:

“Si o sserva un incremento di euro 10mila a fronte di una spesa prevista di 25 mila euro e che oggi lievita fino a 25 mila. Solo il nostro Comune è refrattario alla tecnologia ed alla digitalizzazione funzionale. Si evidenza, altresì, vera tristezza non poter usufruire di un Pc dedicati ai consiglieri. La lista Speranza non entra nel merito procedurale ma osserva la metodologia adottata dalla maggioranza che non può essere condivisa in quanto lontana dalla proprio visione di programmazione”.

Anche su un consiglio comunale tecnico e con pochi argomenti il giudizio del gruppo Speranza nei confronti dell’amministrazione Nuzzo è molto duro, una gestione che viene considerata refrattaria alla tecnologia e alla digitalizzazione dell’Ente, sembra un modo elegante per dire siete rimasti all’anno zero, così come per la programmazione.

Vediamo se gli amministratori, punti nell’orgoglio, metteranno in campo misure reali per cercare di tamponare la falla della modernizzazione dell’Ente, così come hanno fatto ad esempio nella vicina Santa Maria a Vico, già da parecchio tempo.

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