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West Nile, terza vittima: casi sospetti in 4 ospedali nel Casertano

MADDALONI/MARCIANISE/AVERSA. Il virus West Nile torna a colpire con forza, lasciando sul campo tre vittime tra Campania e Lazio. Il dato più preoccupante arriva però dalla provincia di Caserta, diventata in pochi giorni uno dei principali focolai nazionali, insieme alla fascia costiera a cavallo tra il basso Lazio e la zona domizia.

Tra i deceduti, figura Aniello Lettieri, un 80enne residente a Maddaloni, nella frazione di Montedecoro, che ha perso la vita dopo un rapido peggioramento clinico avvenuto all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. L’uomo, già affetto da diverse patologie, è arrivato in condizioni critiche e nonostante le cure è spirato. Il contagio sarebbe avvenuto nel territorio di residenza.

Un secondo decesso in Campania riguarda un uomo di Pomigliano d’Arco, nato nel 1951, trasferito all’Ospedale del Mare il 20 luglio per una grave emorragia. Dopo un iniziale trattamento per un quadro d’urgenza, il paziente ha manifestato febbre alta e confusione mentale, segnali di possibile coinvolgimento neurologico. Una puntura lombare ha confermato la presenza del virus West Nile. È morto il 25 luglio.

Il terzo caso fatale, registrato nel Lazio, riguarda invece un 77enne affetto da gravi patologie cardiache e precedenti interventi sanitari importanti. L’uomo, residente in provincia di Latina, era appena rientrato da un breve soggiorno a Baia Domizia, area ritenuta oggi ad alto rischio.

La mappa dei contagi

La mappa del contagio si concentra sempre più sulla provincia di Caserta: si contano numerosi pazienti in trattamento o osservazione tra Caserta città, Marcianise, Piedimonte Matese, Aversa, Sessa Aurunca. L’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano ha preso in carico tre pazienti, due dei quali in rianimazione. A Marcianise si attende conferma su un caso sospetto con sintomi compatibili, mentre a Piedimonte Matese è stato escluso un allarme. Ad Aversa invece sono cinque i degenti in vari reparti, due in terapia intensiva e due già dimessi.

Un altro caso è stato individuato a domicilio tramite screening successivo a una donazione di sangue, e presenta sintomi lievi. Segnalazioni arrivano anche da San Sebastiano al Vesuvio ed Ercolano, in provincia di Napoli.

Dati in crescita

La Regione ha attivato una nuova unità operativa per la sorveglianza sanitaria e veterinaria, per monitorare e centralizzare tutti i dati epidemiologici. Allo stato attuale, in Campania si contano 18 contagi confermati, 2 casi sospetti e 2 decessi ufficiali. La stima però parla di oltre 2mila soggetti asintomatici potenzialmente infettati.

Secondo gli infettivologi, la trasmissione resta sotto controllo: non si registra contagio diretto tra esseri umani, ma solo tramite zanzare infette che pungono uccelli selvatici in zone umide e poi diffondono il virus nelle aree urbane.

 

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