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Due operai morti sotto l’afa killer

operai stradali

Regionale. Due uomini, due operai, due vite spezzate nel cuore dell’estate. Claudio Verdicchio e Angelo Melillo erano uniti da un legame familiare e dalla stessa appartenenza sindacale, iscritti entrambi alla Filca Cisl IrpiniaSannio. Entrambi di Sant’Angelo a Cupolo, nel Sannio. Entrambi stroncati da cause legate al lavoro, in meno di una settimana.

Il primo a perdere la vita è stato Claudio, 60 anni, deceduto il 16 luglio in piazza Risorgimento, poche ore dopo aver terminato la giornata in cantiere e aver compilato la dichiarazione dei redditi presso la sede locale del sindacato. Un malore improvviso, forse acuito dal caldo soffocante, lo ha portato via senza preavviso. L’ultima immagine di lui resta impressa nei colleghi che lo avevano salutato poco prima.

 

Il 23 luglio, solo sette giorni dopo, la stessa comunità ha pianto la morte di Angelo, 63 anni, trovato riverso sul selciato nei pressi della chiesa della Madonna Santissima della Neve, nella frazione Motta. Stava collaborando volontariamente ai lavori di restauro del piccolo edificio religioso, un’iniziativa partita proprio dalla sua famiglia e da quella del cognato. Anche in questo caso, un malore o forse una caduta da un’impalcatura. Le indagini sono in corso.

 

Due storie intrecciate nella fatica quotidiana, nel senso di comunità, nella dedizione al prossimo. La Filca Cisl ha espresso profondo cordoglio e ha annunciato il sostegno concreto alle famiglie e alla causa per il restauro della chiesa.

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