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“Se è stato lui, è perché era terrorizzato”. La madre di Lee difende il figlio accusato dell’omicidio

Regionale. Non sapeva che suo figlio, Finnegan Elder Lee, il ragazzo di 19 anni che ha affondato 11 volte una lama nel corpo del vicebrigadiere di 35 anni, Mario Cerciello Rega uccidendolo, avesse un coltello e che l’avesse portato con sé in Italia. E’ sconvolta Leah Lynn Elder, 51 anni, e il suo pensiero, dice, è a Rosa Maria Esilio, la vedova del carabiniere e alla grande famiglia del vicebrigadiere ucciso, l’Arma.

 

Lo definisce un ragazzo riflessivo, ignorava che si drogasse e che possedesse un coltello. “Io e mio marito Ethan, abbiamo il cuore spezzato, siamo devastati per la morte di Rega. Se è responsabile dell’omicidio, è perché evidentemente era terrorizzato”. Ha detto che Lee faceva uso di marijuana, legale in California, ma la prendeva con la ricetta medica come antidolorifico, oltre ad oppioidi, in seguito all’amputazione di un dito che gli ha lasciato la mano sinistra in parte paralizzata.