Santa Maria Capua Vetere. Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere (CE) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare applicativa della misura degli arresti domiciliari e dell’ obbligo di dimora, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di S. Maria C.V. (CE), su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 4 indagati (3 agli arresti domiciliari ed 1 destinatario della misura dell’obbligo di dimora), gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato e tentato furto aggravato in concorso fra di loro (artt.110, 624, 625 c.p. e arti. 56, 110, 624, 625 c.p.).
La misura riflette gli esiti di un’articolata attività investigativa, condotta tra i mesi di marzo e settembre 2016, coordinata dalla Procura, che ha consentito di acquisire un grave compendio indiziario a carico degli indagati in ordine ad otto furti e 3 tentati furti in danno dì istituti scolastici (si tratta, fra gli altri, degli Istituti Comprensivi “Leonardo da Vinci di Macerata Campania, Giuseppe Garibaldi” di Castel Volturno, “Aldo Moro” di Casalnuovo di Napoli, “Dante Alighieri” di Marigliano, “Aldo Moro” di Marcianise, “L. Ariosto” di Arzano, “Giacomo Stroffolini” di Casapulla, della scuola primaria “Antonio Granisci” di Macerata Campania, dell scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II di Macerata Campania e della scuola media “E. Aliperti” di Marigliano). In danno dei predetti istituti scolastici, fra le altre cose, venivano asportati computer, fissi e portatili, materiale informatico (tastiere, mouse\n grave danno all’erario ed all’attività didattica. Sono stati altresì contestati 2 furti in danno di esercizi commerciali (bar e negozio di abbigliamento); 1 furto in danno di struttura pubblica (palazzetto dello sport “Pala Napolitano” di Marigliano); nonché 1 furto di autovettura.
L’impianto indiziario è costituito delle informazioni raccolte attraverso intercettazioni telefoniche e sistema di localizzazione satellitare GPS, nonché dalla messa a sistema dei dati di geolocalizzazione offerti dalle attività tecniche con quelli ricavati sia dalle denunce sporte dalle vittime che dai servizi di osservazione sul territorio e riscontri
espletati dalla Polizia Giudiziaria.
Il provvedimento rientra nell’ambito delle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di S. Maria C.V. e coordinate della Procura, finalizzate alla prevenzione e repressione dei fenomeni di criminalità predatoria, che, nei periodi di contestazione (anno 2016) hanno fatto registrare una particolare recrudescenza, soprattutto in danno di istituti scolastici.