
NAZIONALE – Il virus West Nile, un’infezione trasmessa principalmente dalle zanzare, sta ampliando la sua presenza in Italia. Un tempo concentrato in aree come Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e, in misura minore, Piemonte, nelle scorse ore è stato rilevato anche nel casertano con diversi casi e alcuni ricoveri.
Secondo gli esperti, uno dei fattori che può favorirne la diffusione è il cambiamento climatico. Temperature più alte e persistenti allungano il ciclo vitale delle zanzare e anticipano la loro attività.
La principale responsabile della trasmissione è la zanzara Culex, attiva soprattutto al tramonto e durante la notte. Ha un aspetto discreto: corpo marrone-grigiastro, zampe sottili e ali trasparenti. È silenziosa e difficile da distinguere ad occhio nudo da altre specie, tanto che spesso solo un esperto riesce a identificarla con certezza.
La puntura di una zanzara infetta non si distingue da quella di una normale zanzara: nessun segno particolare, nessuna reazione diversa. Nel caso in cui l’infezione dia sintomi, cosa che accade in una minoranza dei casi, questi possono includere:
- febbre
- mal di testa
- dolori muscolari
- nausea o vomito
- linfonodi ingrossati
- eruzioni cutanee (più rare)
Nel 1% dei casi, soprattutto nei soggetti più fragili, il virus può causare complicazioni gravi come encefalite, rigidità del collo, confusione mentale, convulsioni o paralisi. Tuttavia, la maggior parte delle infezioni resta asintomatica o si presenta con sintomi lievi, simili a quelli influenzali.
In attesa di un vaccino, la prevenzione resta l’arma più efficace: evitare l’accumulo di acqua stagnante, utilizzare repellenti, indossare abiti lunghi soprattutto al tramonto e proteggere finestre e balconi con zanzariere.

