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Dieci quintali di pane requisito, ecco il forno abusivo: 4 nei guai

L’aggiornamento

CASAPESENNA. Nel corso della mattinata odierna i Carabinieri della Stazione di San Cipriano d’Aversa, insieme al personale del NAS di Caserta, hanno fatto ingresso in un anonimo fabbricato di Casapesenna scoprendo un vero e proprio laboratorio abusivo di panificazione. Un unico grande ambiente trasformato in forno clandestino, attrezzato con due forni elettrici, piani da lavoro, impastatrici, due piccole celle frigorifere, madie colme di impasti e cesti pieni di panini e freselle pronti per la distribuzione. Nessuna autorizzazione, nessuna tracciabilità. Solo produzione intensiva e silenziosa.

 

All’esterno, nel cortile, la scena è ancora più inquietante: tra i sacchi di farina e le cassette di pane già confezionato, compaiono anche materassi stesi a terra e un angolo cottura arrangiato con fornelli e stoviglie domestiche. È lì che, come accertato dai militari dell’arma, i lavoratori si rifugiavano per mangiare, riposare o forse addirittura dormire, trasformando l’area di lavoro in uno spazio promiscuo, dove igiene e sicurezza erano completamente assenti.

 

Al termine del blitz, il proprietario dell’immobile, un uomo di 46 anni del posto, considerato responsabile dell’intera attività, e tre operai – due di Casapesenna, di 56 e 46 anni, e uno di Villa Literno, di 55 anni, colti in pieno turno di lavoro, sono stati denunciati per gravi violazioni alle normative sulla sicurezza alimentare e sulla tracciabilità dei prodotti. L’attività è stata immediatamente chiusa e circa 10 quintali di alimenti, già pronti per la vendita, sono posti sotto sequestro.

Il primo lancio

CASAPESENNA. Operazione dei carabinieri in un panificio privo di autorizzazioni: denunciati tre uomini. Il pane veniva venduto a prezzi stracciati per battere la concorrenza

Un laboratorio di panificazione illegale è stato scoperto nella Terza Traversa di via Santa Teresa a Casapesenna. L’attività è stata interrotta in seguito a un intervento coordinato dei carabinieri della stazione di San Cipriano d’Aversa insieme al Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Caserta.

All’interno della struttura, completamente priva di insegne e di qualsiasi autorizzazione amministrativa e sanitaria, i militari hanno trovato oltre 10 quintali di prodotti da forno tra cui pagnotte, panini, freselle e sacchi di farina. Tutto il materiale è stato sequestrato.

Dopo le opportune verifiche da parte dell’ASL, che ha accertato l’idoneità al consumo degli alimenti, è stato disposto che il pane venga donato a realtà impegnate nel sostegno alle fasce più deboli, come cooperative sociali e associazioni caritative.

Il proprietario dell’attività, insieme a due operai trovati sul posto, è stato denunciato per violazioni alle normative sanitarie. Secondo quanto accertato dai carabinieri, il pane veniva venduto a prezzi fortemente ribassati — 1,40 euro al chilo — per immetterlo nel circuito della vendita sottocosto, destinato in gran parte a piccoli supermercati e negozi alimentari della zona, in un chiaro tentativo di superare la concorrenza con il prezzo.

L’operazione rappresenta un nuovo intervento nel contrasto alle attività alimentari abusive, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e la legalità nel settore della distribuzione alimentare.

 

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