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“O’ Pechinese” ucciso per rappresaglia, spunta quinto indagato dopo i 4 arresti

Marcianise. Blitz anticamorra in queste ore ai danni dei capi del cartello criminale dei Belforte. I carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno infatti eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone.

Gli indagati sono Cirillo Pasquale, Belforte Domenico, Buonanno Gennaro e Trombetta Luigi, tutti già detenuti per reati di camorra ed elementi di spicco del sodalizio.

Sono accusati dell’omicidio di Giovanbattista Russo, detto ‘o pechinese, ucciso il 9 gennaio 1997 dai Belforte in quanto affiliato del clan Piccolo. Suo figlio Mario diventò a sua volta elemento di spicco dei Quaqquaroni prima di diventare collaboratore di giustizia. Nei prossimi giorni si terranno gli interrogatori alla presenza dei legali tra i quali gli avvocati Giuseppe Foglia e Massimo Trigari.

L’aggiornamento – La nota dei carabinieri

Nella mattinata odierna, nei comuni di Milano, Cuneo, Parma e Roma, militari del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di BELFORTE Domenico, cl. 57, ritenuto elemento di spicco dell’associazione di tipo mafioso denominata “Clan MAZZACANE”, nonché nei confronti di tre ulteriori soggetti orbitanti nella medesima consorteria criminale:  BUONANNO Gennaro cl. 49,  CIRILLO Pasquale cl. 71 e TROMBETTA Luigi cl. 56, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di due omicidi.

Il provvedimento restrittivo costituisce il risultato di un’attività investigativa, condotta nell’anno 2017, consequenziale alle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia che hanno consentito di individuare gli autori dell’omicidio di Russo Giovanni Battista cl. 45, assassinato in Marcianise in data 09 gennaio 1997.

L’omicidio, di chiara natura camorristica, si inserisce a pieno titolo nella guerra che vide tra gli anni 1986/2007 contrapposti due clan, i Piccolo, noti come i “Quaqquaroni”ed i Belforte soprannominati i“Mazzacane”, per l’egemonia territoriale dei traffici illeciti nell’area di Marcianise. In particolare i destinatari del provvedimento cautelare hanno avuto il seguente ruolo:

–         BELFORTE Domenico, mandante dell’omicidio;

–         BUONANNO Gennaro ha fornito le armi utilizzate per il delitto;

–         CIRILLO Pasquale, esecutore materiale, unitamente a BUTTONE Bruno, ora c.d.g.;

–         TROMBETTA Luigi, “specchiettista”.

Nel dettaglio, è stato possibile appurare tramite l’impianto investigativo acquisito che la scelta della vittima, appartenente al gruppo Piccolo, era stata dettata in virtù della partecipazione della stessa ad azioni omicidiarie compiute a danno di appartenenti al gruppo  Belforte.