
SANT’ANASTASIA. Sembrava una scena di routine: un furgone per le consegne fermo nei pressi del mercato rionale, il portellone aperto, qualche passante incuriosito. E invece era un’operazione lampo dei Carabinieri.
Siamo a Sant’Anastasia, comune vesuviano. Qui, i militari della stazione locale hanno recuperato ben 54 pacchi, tutti destinati a ignari acquirenti online. Abbigliamento, accessori e oggetti ordinati su note piattaforme digitali, in particolare quelle del fast fashion. Senza l’intervento delle forze dell’ordine, probabilmente non sarebbero mai arrivati a destinazione.
Il protagonista principale è un corriere di 41 anni, sorpreso a “distribuire” i pacchi dal suo mezzo arancione. Ma non ai destinatari: tre individui prelevavano con noncuranza i colli, li ispezionavano, li caricavano in auto. Uno li scuoteva per indovinare il contenuto, un altro scrutava la confezione. Il corriere? Silenzioso, spettatore consapevole.
A pochi metri, in un’auto civetta, i Carabinieri osservavano la scena. Appostamento concluso con un intervento deciso: tutti e quattro sono stati denunciati. Le accuse: appropriazione indebita e ricettazione.
Una vicenda che ha riportato la merce “sulla strada giusta” e smascherato un piccolo sistema parallelo di smistamento pacchi. Ai danni, come spesso accade, di chi acquista in buona fede.

