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Terremoto 5,2 isola greca super turistica in stato di emergenza

Di 6 Febbraio 2025Cronaca, Nazionale

Nazionale. Ancora scosse di terremoto.

L’arcipelago delle Cicladi situato in Grecia, è ancora soggetto a continui eventi sismici e al centro di questo sciame sismico ci sono Santorini e Amorgos.

Da giorni le scosse stanno colpendo l’area e l’evento più forte è stato registrato nella serata di martedì. Il magnitudo registrato è pari a 5.2 sulla scala Richter.

Fortunatamente pare non ci siano stati danni gravi, ma l’incessante successione di terremoti ha terrorizzato le persone al tal punto che migliaia hanno deciso di abbandonare l’isola.

 

Gli esperti evidenziano che la regione non registrava un’attivita sismica così forte e preoccupante da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1964 (seimila scosse dall’inizio del 2025).

Santorini sorge proprio su un vulcano la cui ultima eruzione risale al 1950, ma un comitato di esperti ha fatto sapere che le attuali scosse “non sono collegate all’attivita vulcanica”.

Finora questi terremoti, fortunatamente, non hanno causato danni o feriti. Ma la paura resta comunque alta.

 

 

 

 

 

 

Per tali ragioni nell’isola greca di Santorini è stato dichiarato lo stato di emergenza dopo che, dal 31 gennaio, l’attività sismica non accenna a fermarsi e ha provocato centinaia di scosse sottomarine avvertite distintamente dalla popolazione.

Ad annunciare tale stato di emergenza è stato il ministero della Protezione civile di Atene.

Lo stato di emergenza serve a permettere alle autorità di avere un accesso più rapido alle risorse statali.

Tale decisione è stata presa dopo che è stata registrata una scossa di magnitudo 5.2 a nord est di Santorini, l’evento sismico più forte finora registrato.

Il portavoce del governo di Atene Pavlos Marinakis ha confermato che numerosi servizi di emergenza sono già stati mobilitati per supportare l’isola delle Cicladi.

I vigili del fuoco, la polizia, la guardia costiera, le forze armate e i servizi medici di emergenza hanno aumentato la loro presenza a Santorini e nelle isole circostanti” le parole dette da Pavlos nel corso di una conferenza stampa.

Nonostante i danni non siamo di grande entità, lo sciame sismico ha provocato l’esodo di migliaia di residenti e lavoratori, la maggior parte dei quali è fuggita sulla terraferma greca utilizzando traghetti.

Sono circa 11 Mila le persone che hanno lasciato Santorini, come confermato dalle autorità greche.

7.000 evacuati via mare e 4.000 in aereo.

 

Tra i principali timori non c’è è solo la continua attività sismica, ma anche il possibile risveglio del vulcano che ha plasmato l’isola nel corso dei millenni.

“Non è il terremoto in sé a preoccuparci, ma il rischio che possa provocare un’eruzione“, ha dichiarato Veroniki Balabonidi, una residente che ha deciso di lasciare l’isola con i suoi figli.

 

 

 

Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha definito la situazione “un fenomeno estremamente complesso” e ha assicurato che le autorità sono pronte a intervenire per ogni eventualità.

Squadre specializzate di soccorso, elicotteri e unità di protezione civile sono ora attive sulla zona per assistere la popolazione.

Le scuole di Santorini e delle isole vicine rimarranno chiuse fino a venerdì, in attesa delle prossime valutazioni.

Santorini si trova lungo l’Arco Vulcanico Ellenico, una delle aree sismiche più attive del Mediterraneo.

Gli esperti hanno registrato oltre 6.400 scosse negli ultimi dieci giorni, con una frequenza e un’intensità che non si osservavano da decenni.

Il professor Thanasis Ganas dell’Osservatorio Nazionale di Atene ha affermato che il fenomeno sembrerebbe in fase di stabilizzazione, anche se non si possono escludere nuovi forti terremoti.

 

 

 

 

 

 

 

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