
Regionale. Spari contro troupe di giornalisti, paura in mattinata.
Ieri mattina, una troupe di Pomeriggio 5 con l’inviato Vincenzo Rubano, di origini napoletane, insieme alla troupe di “Storie Italiane” trasmissione di Rai 1, condotta da Eleonora Daniele, si sono trovati a Paola, comune in provincia di Cosenza in Calabria per occuparsi di un caso di presunte violenze su due fratellini, nella speranza di riuscire ad avere un’intervista da parte del padre biologico dei due.
Mentre si trovavano sul posto, spari, provenienti dalla finestra dell’abitazione dove si sono recati per il servizio giornalistico, sono partiti dei colpi di arma da fuoco.
L’inviato e le due troupe si sono subito messi a riparo spaventati. Hanno subito chiamato i carabinieri della zona e una pattuglia è arrivata subito sul posto per indagare sull’accaduto circondando l’area.
Una volta messi in sicurezza i presenti, i militari dell’Arma sono entrati nella struttura e hanno sequestrato un fucile con proiettili di piombo e ora, sugli eventi sta indagando la Procura di Paola.
A raccontare gli sconvolgenti momenti che potevano trasformarsi in tragedia è stato proprio l’inviato di Canale 5: “C’è stata una aggressione inaspettata, ci hanno esploso alle spalle tre colpi di arma da fuoco. Siamo vivi per miracolo. I carabinieri hanno circondato l’area”. Già i vicini ci avevano detto che questa persona che volevamo intervistare può essere violenta. Abbiamo sentito il primo colpo e poi abbiamo visto le pallottole sfiorarci. Abbiamo trovato riparo sotto la recinzione di una villetta e infine sono arrivate le forze dell’ordine, che sono giunte immediatamente e ci hanno messo in sicurezza. Pochi istanti fa mi è arrivato un messaggio con il quale mi è stato comunicato poco fa che all’interno dell’abitazione avrebbero sequestrato un fucile con proiettili di piombo. Su questo fatto sta indagando la Procura di Paola”.
“Un episodio gravissimo e non intendiamo fermarci”, le parole di Myrta Merlino prima di lasciare la parola a Rubano durante la trasmissione.
Nella puntata dell’altro ieri su Canale 5, erano state intervistiate la madre e la nonna dei bimbi, entrambe indagate per presunti maltrattamenti e l’autorità giudiziaria ha disposto per entrambe l’allontanamento dai piccoli e hanno affermato: “Non abbiamo mai picchiato i bambini. Ci sono tante cose inventate e ingigantite dai dottori dell’ospedale”.
Successivamente anche Storie Italiane, ha confermato l’accaduto e che “sono stati sparati tre colpi di fucile a pallini che hanno sfiorato la troupe. Ignoti gli autori degli spari verso l’inviato e gli operatori della trasmissione, rimasti fortunatamente illesi, mentre cercavano di mettersi in contatto con il padre biologico dei bimbi, presunte vittime di maltrattamenti, per conoscere la sua versione dei fatti”.

