Napoli. Uccise la madre del noto Tiktoker, la richiesta del Pm.
Il 18 aprile del 2023, la madre del noto TikToker Donato De Caprio di “Con Mollica o senza?” Rosa Gigante, 73enne, è stata uccisa dalla sua vicina di casa Stefania Russolillo di 47 anni a Pianura, periferia di Napoli dopo una rapina. Il Pm ha chiesto l’ergastolo per l’assassina.
La donna, è accusata di omicidio pluriaggravato, di rapina e del tentativo di occultamento di cadavere.
Questa mattina, davanti alla terza sezione della Corte d’Assise di Napoli si è tenuto il processo nei confronti di Stefania Russolillo.
Stando alla ricostruzione, la vittima, è stata strangolata con un tubicino di gomma per aeresol durante il pomeriggio di quella tragica giornata, mentre la donna si trovava da sola in casa.
Il Pm De Marco, è intervenuto durante la requisitoria descrivendo la freddezza con cui l’imputata ha agito e ricordando tutte le fasi dell’omicidio:
“Lucida, razionale, protagonista non di un raptus omicidiario ma di un delitto predatorio voluto e immaginato. Il corpo privo di vita di Rosa Gigante fu trovato da alcuni vicini nella sua abitazione di via Sant’Aniello, a Pianura. La vittima aveva ferite alla testa e ustioni alle mani: a quanto pare l’omicida l’aveva colpita ripetutamente e aveva anche provato a bruciarla dopo averla cosparsa con alcool. Dopo una prima perizia, l’imputata è stata ritenuta capace di intendere e volere ma con “tratti di disturbo di personalità dipendente”.
Prima della requisitoria, mentre era in aula, l’imputata ha voluto chiedere scusa ai familiari della vittima, ma i familiari, che erano presenti tra il pubblico, hanno rifiutato le sue scuse urlandole contro: “Non puoi chiedere scusa, assassina”.
Vedendo la violenta reazione dei parenti della vittima, i giudici della Corte d’Assise di Napoli si sono visti costretti ad intervenire per riportare la situazione alla calma.
Subito dopo, l’imputata ha proseguito nella sua dichiarazione spontanea pronunciando queste parole: “Voglio chiedere scusa, sono mortificata, non ho parole per i gesti che ho fatto, non riescono a dare un senso a quello che ho fatto. Non dormo la notte, non me ne sono resa conto, sono arrivata all’estremo, è difficile, scrivo tutti i giorni a psicologi e psichiatri”.