CASTEL VOLTURNO. Arriva il primo verdetto per Alessandro e Roberto Moniello, padre e figlio accusati dell’omicidio del barbiere Luigi Izzo, ucciso con sei coltellate nella notte tra il 5 ed 6 novembre 2022 a Castel Volturno nel vialetto di casa sotto gli occhi della moglie. La Corte di Assise ha inflitto l’ergastolo ad Alessandro e 24 anni di reclusione a Roberto Moniello.
Alla lettura della sentenza i genitori di Luigi hanno ringraziato i giudici per aver fatto giustizia, mentre la moglie della vittima ha dedicato il verdetto ai suoi figli: “Nulla gli restituirà il padre, ma posso dire che abbiamo vinto”.
Secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere (sostituto Annalisa Imparato), che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio degli indagati, il barbiere 38enne sarebbe stato assassinato da Alessandro Moniello e dal figlio Roberto, che avrebbero usato due coltelli, così come stabilito dai medici legali. Secondo i professionisti i colpi ad Izzo sarebbero stati inferti con una lama da 20 centimetri con 2 margini taglienti, e con un coltello monolama con un unico margine tagliente e a punta arrotondata.
Inizialmente le indagini puntarono sulla responsabilità quasi esclusiva di Alessandro Moniello, mentre il figlio Roberto fu indagato per concorso in omicidio solo in quanto presente al momento del delitto; poi le indagini tecniche hanno dimostrato il pieno coinvolgimento anche di Roberto, che dunque si trova sotto processo con la stessa imputazione del padre. Izzo, è emerso dalle indagini, fu ucciso perchè poco prima, fuori ad un bar, aveva avuto una lite con un familiare dei due indagati; raggiunto sotto casa dai Moniello, fu ammazzato davanti alla moglie.
Nella foto la vittima Luigi Izzo