CASAL DI PRINCIPE. L’11 gennaio 2025, a tre anni dall’avvio del primo sciopero della fame con cui chiedevamo il cambiamento, dopo aver conquistato la vaccinazione e l’autocontrollo che hanno permesso di mitigare i problemi, mentre i Piani Regionali in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria non hanno ancora risolto TBC e Brucellosi e la Lingua Blu avanza, gli allevatori della Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio,, dopo che il 10 avranno dato vita alla Rete per il Piano Partecipato, presenteranno le proposte direttamente al Commissario Nazionale Nicola D’Alterio in un evento pubblico che si terrà dalle ore 10.30 al Teatro della Legalità di Casal di Principe.
L’evento dell’11 (cui sono invitati Allevatori, Tecnici, Associazioni, Uomini e donne delle istituzioni territoriali, i Parlamentari che, avendo sottoscritto la richiesta unitaria al Governo, hanno facilitato il percorso e la stampa) viene preceduto da due eventi che si svolgeranno il giorno prima (10 gennaio): l’inaugurazione di uno sportello di ascolto degli allevatori (uno dei diversi che verranno aperti nelle regioni in cui la struttura commissariale opererà) per raccogliere i bisogni, segnalarli alle autorità regionali e rappresentarli al Commissario Nazionale e il documento costitutivo della Rete Interregionale (che verrà notificato insieme all’agenda ed al documento di proposte al Commissario Nazionale) con la partecipazione di delegazioni di allevatori da Abruzzo, Sardegna, Molise, Puglia, Basilicata, Salerno, Caserta, Calabria e Sicilia.
“Il tempo delle polemiche va dismesso. Ora che il Commissario Nazionale si è insediato e sta iniziando ad operare, tutte le parti in causa sono chiamate (per rispetto istituzionale e dovere morale) a sostenerne l’operato nell’obiettivo di risolvere, dopo decenni di fallimenti, i problemi della BRC, della TBC ma anche delle altre zoonosi che stanno colpendo drammaticamente vaste aree del Paese. Noi ci stiamo predisponendo al lavoro nell’unico interesse degli allevatori e delle comunità colpite e ci aspettiamo che si metta fine alle polemiche strumentali: se c’è un Commissario Nazionale al lavoro è perchè ancora persistono gravissimi problemi e siamo ben lontani dall’averli risolti. Ora è il momento di mettersi al lavoro con trasparenza e responsabilità.” ha sostenuto Gianni Fabbris sia a nome del Coordinamento Interregionale che di Altragricoltura, precisando “Del resto noi siamo su questa strada da tempo come documenta l’avvio del lavoro della Rete per il Piano Partecipato che nasce grazie ad uno straordinario lavoro fatto nei mesi scorsi con il contributo di tecnici, scienziati, allevatori, sindaci e associazioni e che ha portato fra il 30 giugno e il 1° luglio del 2024 ad avanzare le proposte che sottoporremo l’11 gennaio prossimo al Commissario Nazionale con il nostro documento di richieste e proposte”
Fra il 30 giugno ed il primo luglio 2024 , infatti, si è tenuto l’atto finale del FORUM PER IL PIANO PARTECIPATO (vedi) con l’obiettivo di articolare una proposta di pieno coinvolgimento degli allevatori e degli altri soggetti istituzionali e sociali nelle scelte e nella gestione delle iniziative di eradicazione della Brucellosi e della TBC affidate alla struttura del Commissario Nazionale nominato dal Governo. Fra i suoi obiettivi , quello di far valer un principio fondamentale: non esiste al mondo un Piano contro l’eradicazione di una zoonosi che non si fondi sul pieno coinvolgimento degli attori sociali interessati, a cominciare dagli allevatori e dai sindaci in un rapporto corretto e consapevole con i tecnici e gli attori istituzionali e i servizi pubblici.
Il Meeting finale del Forum è venuto dopo 40 giorni di iniziative (worshops, Assemblee, Seminari) che hanno visto la partecipazione numerosa di allevatori, tecnici e cittadini supportati dagli Staff della NCO, di Altragricoltura e dalle Associazioni del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino.
Il Forum ha visto la partecipazione di esperti di grande valore scentifico e tecnico (fra gli altri: Domenico Fenizia, già direttore dell’IZSM di Portici, veterinario esperto di patologie animali; Enrico Migliaccio, presidente di RIS Bufala, l’Ente di selezione genetica della Bufala Mediterranea riconosciuto dal Ministero; Vandana Shiva, l’agroecologa indiana fra i massimi esperti al mondo di ecologia e tutela ambientale dei territori; Manuela Tittarelli, responsabile del Centro di Refenza Nazionale sulla BRC presso l’IZS di Teramo; all’Europarlamentare Piernicola Pedicini leader del movimento meridionalista per l’Equità Territoriale; Roberto Congia del Movimento Pastori Sardi, Sebastiano Lombardo, del Coordinamento degli allevatori siciliani di Altragricoltura; Nunzio Marcelli, pastore abruzzese presidente della Rete APPIA; Carmelina Colantuono, allevatrice molisana e focal point del Comitato che ha ottenuto il riconoscimento della Transumanza come patrimonio dell’Unesco; Antonio Giordano, oncologo e patologo di fama mondiale, Antonio Lucisano, esperto di marketing della alimentazione, già direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP; a Francesca Petrini , pres. nazionale Agroalimentare della CNA; Vincenzo Di Marco Lo Presti, veterinario dirigente dell’IZS Regione Sicilia). Oltre i webinar, durante le settimane di preparazione sono innumerevoli i contributi che sono stati acquisiti agli atti del Forum. (Fra gli altri quelli del Prof. Vincenzo Caporale, già rappresentante dell’Italia nell’OIE, direttore dell’IZS di Teramo, fra i massimi esperti nazionali e internazionali dei problemi della Brucellosi e della TBC; degli Avvocati Antonio Sasso e Francesco Di Tella e dell’economista Pietro Spirito )
Oggi il Commissario Nazionale per la BRC e la TBC è finalmente al lavoro, mentre i problemi rimangono ancora largamente irrisolti e, sulla base dell’elaborazione di quel Forum, gli allevatori delle diverse regioni coinvolte si riuniscono il 10 gennaio per costituirsi in Rete per i Piani Partecipati e, presentandosi, e per confrontarsi sulle proposte l’11 gennaio con il Commissario Nazionale Dott. Nicola d’Alterio.