Capua/Casal di Principe.Verdetto di secondo grado nell’inchiesta sul pizzo a ristoranti e supermercati per due fazioni dei Casalesi dopo le quindici condanne inflitte dal tribunale sammaritano.
Sono stati inflitti a Luigi Bitonto di Aversa, 4 anni e 6 mesi; a Antonio Baldascini di Casal di Principe 10 anni e 4 mesi (in continuazione con un altro reato); a Umberto Maiello di Casal di Principe 10 anni e 4 mesi (in continuazione con un altro reato); a Biagio Ianuario di Cancello Arnone 13 anni (in continuazione con un altro reato); a Salvatore Ianuario di Cancello Arnone 1 anno e 10 mesi; a Mario Migliozzi di Castel Volturno 5 anni e 4 mesi; a Antonio Ruocco di Carinola 12 anni e 6 mesi (in continuazione con un altro reato); a Antonio Santamaria di Cancello Arnone 16 anni e 6 mesi ( (in continuazione con un altro reato); a Biagio Santamaria di Cancello Arnone 7 anni (in continuazione con un altro reato); a Giovanni Sciorio di Cancello Arnone 10 anni e 10 mesi (in continuazione con un altro reato); a Annibale Tummolo di Teverola 10 anni (in continuazione con un altro reato); a Ferdinando De Rosa di Cancello Arnone 5 anni. Rideterminate quasi tutte le pene.
Nel corso della sentenza di settembre, in primo grado, furono comminati 7 anni e 4 mesi a Annibale Tummolo, 51enne; 6 anni e 8 mesi a Mario Migliozzi; 6 anni a Giovanni Sciorio; 6 anni a Umberto Maiello; 6 anni a Antonio Baldascini; 6 anni a Antonio Ruocco; 5 anni e 4 mesi a Biagio Santamaria; 5 anni e 4 mesi a Luigi Bitonto; 5 anni e 4 mesi a Ferdinando De Rosa; 5 anni e 4 mesi a Biagio Ianuario; 5 anni e 4 mesi per Antonio Santamaria, 43enne; 2 anni e 8 mesi per Salvatore Ianuario. Per loro ci sarà ora l’altro procedimento in Corte di Appello, che si aprirà a maggio.
Gli imputati sono di Capua, Cancello Arnone, Teverola, San Cipriano, Carinola, Afragola, Casal di Principe, Castel Volturno. Stando alle indagini alcuni indagati avrebbero intascato somme tra 500 e i 1500 euro. Tre le vittime accertate, tutti imprenditori di Cancello e Arnone: si tratta del proprietario di una ditta di alimentari, del titolare di un ristorante e di quello di un supermercato.
Gli imprenditori, dopo aver compreso di essere stati smascherati dai carabinieri di Casal di Principe, hanno collaborato con le indagini che hanno inquadrato un passaggio di competenze avvenuto tra le seconde linee dei clan Bidognetti e Zagaria.