MARCIANISE. Lutto per la comunità scolastica marcianisana: è venuto a mancare all’età di 72 anni Antonio Palladino, storico docente in pensione.
I funerali saranno celebrati alle 9,30 di domani al Duomo di Marcianise, mentre la salma sarà tumulata al cimitero della frazione Carano di Sessa Aurunca, suo paese d’origine. Così lo ricorda l’ex sindaco Antonello Velardi.
“Aveva 72 anni, una vita molto vissuta. Con tanti dolori ma anche con tanta energia, tanta forza trasmessa agli altri. Era Architetto, Antonio. Ma era soprattutto un grande educatore. Storico insegnante al Quercia, qui qualche anno fa aveva concluso la carriera perché da qui non se n’era mai voluto andare, lui che abitava a Caserta e poteva avvicinarsi vicino casa. Si era legato a Marcianise, la città che lo aveva adottato: il legame era viscerale, come lo era con i suoi alunni di cui era innanzitutto un amico. Di più: un confidente, un riferimento costante.
Amava ed era riamato, come avviene in certi romanzi. Per quanto era estroverso negli atteggiamenti, era molto pudico nel raccontare il suo privato. Era costantemente solo, cercava nei suoi alunni ciò che probabilmente non aveva trovato nella vita. Frequentatore dei social, qui raccontava i suoi giorni provando a trasmettere una parvenza di normalità per celare la sua solitudine. Amava la natura, gli animali: erano la sua compagnia vera quando non era impegnato con i ragazzi.
Mi aveva sempre colpito la sua voglia di esplorare mondi nuovi: se ne andava in vacanza da solo, macinava migliaia di chilometri ogni estate con la sua intramontabile Mercedes, compagna di viaggio e di vita. Ah, se potesse parlare quella Mercedes: me lo sono sempre chiesto osservando le immagini delle sue interminabili missioni. Cercava posti strani, quasi inaccessibili, alla fine del mondo. Perché in fondo non amava stare in questo mondo.
Con Antonio se ne va un pezzo del mio liceo e anche della mia famiglia: insegnante di mio figlio, ci era diventato caro per quello che diceva e faceva. Era una persona di famiglia di ogni studente del Quercia per come interpretava il suo ruolo di insegnante. Se ne va anche un pezzo di Marcianise, città che elesse come sua e che ha scelto anche per l’ultimo saluto.
Lo immagino ora davvero felice, nelle praterie celesti, lì dove ritroverà la sua amatissima mamma, sempre evocata con le parole e con le foto. Ci lascia quaggiù in un mare di tristezza. In un lago di lacrime. L’unico epitaffio che gli va riservato: Antonio Palladino, Professore.”