NAZIONALE – Se c’è un settore dove scarseggia il personale in Italia quello è il sanitario, sopratutto infermieri. In Italia mancano 65.000 infermieri, e questo lo ha detto la Corte dei conti. Nei prossimi dieci anni, poi, usciranno altri 140.000 professionisti. Il nostro è il Paese Ocse con meno infermieri in assoluto: sono 6,4 ogni mille abitanti contro una media europea di 9,5. Sul perché in Italia più nessuno vuole fare l’infermiere si è molto dibattuto. Certamente gli stipendi non sono adeguati alla mole di lavoro e ai rischi che questo mestiere comporta. Le aggressioni al personale sanitario sono ormai all’ordine del giorno e tante persone si chiedono: vale la pena rischiare la vita per uno stipendio misero? Ecco allora che tantissimi infermieri e personale sanitario sta facendo una scelta drastica: trasferirsi all’estero.
L’Olanda cerca infermieri
L’Olanda è uno dei paesi europei che cerca più infermieri, sopratutto italiani. È stato creato un programma, chiamato Eduployment, in cui si selezionano laureati infermieristici abilitati e tirocinanti italiani disposti a trasferirsi nei Paesi Bassi dove le condizioni di lavoro sono ben più positive rispetto all’Italia.
La prima cosa da fare è conoscere la lingua. Il programma Eduployment prevede un corso di lingua olandese fino al livello B++ da svolgere comodamente da casa e gratuitamente. A quel punto si è pronti a cambiare vita. Viene offerto:
- Supporto completo per il trasferimento: sistemazione dell’alloggio (alloggio individuale), servizio di trasferimento all’aeroporto, apertura di un conto bancario, richiesta di assicurazione (sanitaria), assistenza per la registrazione BIG (registro nazionale olandese degli operatori sanitari) e persino risarcimento del biglietto aereo;
- Contratto di lavoro diretto con struttura sanitaria (36 ore settimanali);
- Stipendio competitivo basato sul contratto collettivo di lavoro (NL: Zorg & Welzijn);
- Pacchetto completo di vantaggi e compensazione aggiuntiva per gli straordinari e le ore di lavoro irregolari;
- Molte opportunità di specializzazione;
- Un piano di sviluppo personale su misura comprensivo di formazione linguistica aggiuntiva e formazione di specializzazione durante l’orario di lavoro, il tutto a carico dell’istituzione sanitaria:
- Accesso a una rete nazionale e a una piattaforma di istituzioni sanitarie per il progresso in altre discipline;
- Supporto continuo, coaching e formazione.
La settimana lavorativa è composta da un massimo di 36 ore, dove straordinari, festività e weekend sono pagati extra. Ci saranno 32,9 giorni di festività retribuiti all’anno, l’8% di paga per festività ogni anno a maggio e un bonus dell’8,33% a dicembre. Lo stipendio parte già dal primo anno da €34.827 netti all’anno. Il secondo si passa già a €36.109, poi si sale man mano fino a €42.851 dopo il 10° anno di lavoro. Stiamo parlando di 2.900€ netti al mese già il primo anno a cui si possono aggiungere tutti gli straordinari che vengono pagati extra.
Un alloggio completamente arredato e confortevole sarà pronto al momento dell’arrivo. Per rendere la transizione ancora più agevole, c’è un sussidio parziale per l’affitto durante il periodo iniziale, rendendo l’alloggio non solo conveniente ma un vero affare.
Per maggiori info questo è il link.