Marcianise. La nota di Forza Italia sui concorsi a Marcianise.
Negli ultimi mesi, la gestione dei concorsi da parte dell’amministrazione comunale di Marcianise ha suscitato non poche perplessità. Al centro della critica, emersa ancora una volta durante l’ultimo consiglio comunale, vi è un elemento cruciale: l’opacità delle procedure. Quando si parla di concorsi pubblici, si parla di opportunità, meritocrazia e trasparenza, valori che dovrebbero essere i pilastri dell’azione amministrativa.
Da un lato, si registrano ingiustificate modalità operative, maldestramente modificate in corso, che hanno alimentato dubbi sulle reali intenzioni dell’amministrazione. Dall’altro, la mancanza di comunicazioni chiare lascia spazio a interpretazioni che gettano un’ombra sulle reali finalità di queste procedure. Tutto questo è emerso ancora nel consiglio comunale di lunedì scorso quando l’assessore al ramo e il sindaco non hanno saputo dare una risposta al consigliere comunale di Forza Italia Giuseppe Tartaglione che chiedeva giustamente di far luce sull’opacità delle procedure.
Il sindaco è apparso talmente inconsapevole da affermare che il conflitto di interesse sui concorsi, da noi denunciato, era stato da lui già attenzionato tanto da muoversi di conseguenza. Ma con un particolare non proprio secondario: il sindaco si è accorto del conflitto d’interesse a maggio e vi ha messo mano solo a novembre. O a maggio già sapeva del conflitto di interessi? Nell’uno e nell’ altro caso ha consentito che si operasse in costanza di conflitto. Colposamente o dolorosamente? Nel primo caso confermerebbe la sua inadeguatezza, nel secondo la sua malafede.
Non sapendo di che parlava, ha fatto un pistolotto in consiglio comunale dicendo che la sua è l’amministrazione della legalità. Legalità dove, quando, su che cosa? E cosa c’è dietro questa gestione poco trasparente? È una domanda che merita risposte. Vi invitiamo a guardare il video.
Ma il problema non si ferma qui. Anche le procedure concluse sollevano interrogativi e dubbi sulla loro legittimità. In certi casi, le scelte finali appaiono più come “cambiali elettorali” da saldare piuttosto che decisioni politicamente disinteressate. Diventa inevitabile chiedersi: chi sollecita simili operazioni? Sui concorsi già svolti e viziati da gravissime irregolarità torneremo ad occuparci, chiedendo puntuali riscontri. Se non li avremo, ci rivolgeremo all’autorità giudiziaria perché se ne occupi direttamente essa. Della qual cosa ovviamente informeremo la città