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Il comitato carristi chiede autorizzazione al prefetto per la festa di ‘Sant’Antuono bis’

Macerata Campania. L’associazione privata  Sant’Antonio Abate – carri di Sant’Antuono, ha inviato nei giorni scorsi una lettera ufficiale al prefetto di Caserta e per conoscenza al sindaco di Macerata Campania. Lo ha fatto tramite una Pec approntata da un legale.

In pratica dopo una corposa premessa in cui si richiama la tradizione e si cita anche Enzo Avitabile, l’associazione chiede, testualmente al prefetto:

“L’associazione non vuole creare conflitti, ovvero concorrere con altre figure associative che precedentemente hanno avuto il patrocinio sulla manifestazione, e come è previsto fio alla data del 17/01/2025, così come disposto dalla delibera comunale.

Un sollecito a fine autorizzativo è già stato inoltrato all’amministrazione del comune di Macerata Campania, che ad oggi è rimasta silente.

Tanto premesso, la presente richiesta viene a lei rivolta affinché codesta associazione possa essere da lei autorizzata al patrocinio e alle gestione della manifestazione, secondo le disposizioni di pubblica sicurezza che terrà opportuno indirizzarci.

Al fine di velocizzare i tempi della procedura, posta l’approssimarsi della scadenza del 18/ 01/2025 le allghiamo l’ampio programma già predisposto, che verrà modificato e uniformato alle disposizioni normative che vorrà comunicarci”.

Una festa di Sant’Antuono spaccata in 2, da una parte la chiesa che da sempre ha organizzato questo appuntamento a braccetto con il programma religioso, altrettanto importante e soprattutto legato alla tradizione, questo aspetto non va dimenticato; e poi questo comitato di carristi che rappresentano 15/16 equipaggi, la maggioranza di quelli che possiamo definire musicisti e percussionisti.

A questo punto, rifacendoci anche a quanto detto di recente dalla minoranza, il sindaco dovrebbe intervenire in modo più evidente e chiarire eventualmente anche con la Prefettura come bisogna muoversi. Due feste di Sant’Antuono a Macerata Campania non ci sembra una cosa fattibile. Anche la scelta del 18 gennaio come data quasi obbligata non è proponibile dato che ci potrebbero essere dei rinvii per il maltempo, e don Rosario ha già chiesto autorizzazioni fino al 19 gennaio.

Urge un chiarimento, anche per non confondere le persone che da sempre sono affezionate a questo appuntamento.